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lunedì , 3 Febbraio 2025

Ambito territoriale sociale Noncello, approvato programma 2025

PORDENONE – Sono state approvate in sede di Assemblea dei sindaci e ratificate dalla Giunta le linee di programmazione 2025 dell’Ambito Sociale Territoriale del Noncello, definite in funzione degli obiettivi e delle risorse disponibili, con particolare riferimento all’integrazione dei trasferimenti europei, nazionali e regionali.

«In primo piano – specifica l’assessore alle Politiche sociali Guglielmina Cucci, presidente dell’Assemblea – l’attuazione dei Leps, l’integrazione sociosanitaria, lo sviluppo di nuove forme di collaborazione con gli Enti del Terzo Settore partendo dagli strumenti della coprogrammazione e coprogettazione, nonché l’incentivazione di forme di solidarietà comunitaria nell’ottica di un rafforzamento delle alleanze sociali e dello sviluppo di un welfare di comunità. Il 2025 sarà inoltre l’ultimo anno di gestione associata come da convenzione vigente e dunque sarà anche l’occasione per rivedere regolamenti, linee di indirizzo, impianto organizzativo, in vista del suo rinnovo, nella direzione di un consolidamento e di un ampliamento di prospettiva, anche alla luce della nuova configurazione delle politiche sociali multilivello».

A fronte di un generale aumento di domanda, la direzione è quella di aumentare i livelli di tutele sociali, tenendo conto delle evoluzioni demografiche, dei bisogni legati alla non autosufficienza, alla povertà minorile, allo sfilacciamento delle reti familiari, all’isolamento, ai bisogni di conciliazione tra il lavoro e gli impegni di cura indirizzati non solo ai minori, ma anche agli anziani e ai disabili.

L’Ambito può contare su uno standard elevato di rapporto assistenti sociali/popolazione (1/300), a partire dal quale si lavorerà per costituire specifiche equipe multidisciplinari per area d’intervento: Minori e famiglie, Disabilità, Inclusione e comunità, Anziani e Non autosufficienza.

Per ciascuna area, le linee di programmazione evidenziano gli obiettivi più stringenti, che saranno oggetto di aggiornamento semestrale per la valutazione del risultato e per l’analisi dello stato di attuazione, di eventuali criticità e punti di forza.

Nell’area anziani, in relazione all’invecchiamento della popolazione, emerge la necessità di un rafforzamento dei servizi di domiciliarità e delle dimissioni protette, nonché della collaborazione con le associazioni di volontariato per la promozione dell’invecchiamento attivo.

Nell’area disabilità assume un ruolo principale il processo di transizione e attuazione della legge regionale 16/22, nonché la promozione dell’autonomia con attenzione anche al Dopo di noi. Si darà inoltre seguito al lavoro in rete avviato con i servizi territoriali e la scuola.

Nell’area minori e famiglia si lavorerà per sistematizzare e potenziare l’attività del Centro per le famiglie; consolidare l’affido familiare; creare un coordinamento dei Piani famiglia dei Comuni associati nell’Ambito.
Nell’area inclusione e comunità si andrà ad implementare il servizio di pronto intervento e potenziare i tirocini di inclusione sociale.

Tutto questo, tenendo conto del ruolo cruciale svolto dalle progettualità Pnrr in corso: a sostegno della genitorialità, delle dimissioni protette, di percorsi di autonomia per persone con disabilità, di interventi in risposta a povertà estrema e marginalità sociale (stazioni di posta, housing temporaneo).

«Molte le sfide a breve e lungo termine che l’Ambito si appresta ad affrontare dotandosi degli strumenti più opportuni, calibrati sui mutamenti sociali e demografici della popolazione, con attenzione alla sostenibilità del sistema e puntando a una innovazione continua», conclude Cucci.

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