Borse di studio Mior Brussa, le due premiate

PORDENONE – Con l’assegnazione delle due borse di studio Mior – Brussa, si continua a sostenere concretamente l’impegno scolastico e il tangibile riconoscimento dei risultati conseguiti degli studenti meritevoli.

In Municipio l’assessore alla cultura ed istruzione Alberto Parigi hanno consegnato le borse di studio a due studentesse: Alice Libera Donno e Marianna Grizzo che hanno risposto ai requisiti richiesti dal bando, in particolare il merito scolastico.

Alice Libera Donno ha frequentato il Liceo scientifico M. Grigoletti diplomandosi nel 2021 in Scienze applicate con 100con lode/100 ed ora frequenta il primo anno di Matematica all’università di Padova. Fra le passioni la chitarra classica e in passato la partecipazione a concorsi letterari. Marianna Grizzo, dopo aver frequentato l’indirizzo Scienze Umane al Leopardi-Majorana si è diplomata nel 2021 con 92/100 . Ora all’Università di Padova segue il corso di Scienze, cognitive e psicobiologiche.

L’assessore all’istruzione Alberto Parigi ha sottolineato che la comunità e le istituzioni.. “investono sui giovani e d’altra parte ci sono giovani che umilmente e silenziosamente si impegnano e raggiungono risultati. Purtroppo -ha aggiunto – fanno molta meno notizia rispetto ai bulli e alla maleducazione”. Alla cerimonia è intervenuta anche la proff.sa Silvia Furlanetto dell’Ufficio scolastico regionale e della Consulta degli studenti.

Franco Serafini che ha sollecitato il ripristino delle borse di studio istituite successivamente dal Comune nel 2008, ha ricordato l’origine delle borse di studio. L’ing. Augusto Mior, progettista fra l’altro delle scuole “A. Gabelli”, alla sua morte nel 1957 con disposizione testamentaria, donava al Comune di Pordenone circa tremila mq di terreno e una casa in Via Trieste vincolando il ricavato dalla vendita all’istituzione di una borsa di studio per studenti universitari, intitolata al figlio Luigi morto durante il bombardamento del 25 marzo del 1945.

Esecutori testamentari furono nominati l’avv. Sandro Rosso e il dott. Giacomo Serafini, padre di Franco Serafini. Dell’altro benefattore, Carlo Brussa originario di Zoppola , che non ha lasciato eredi, si hanno poche e frammentarie notizie.




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