Contromano in centro storico, sanzionata la conducente

PORDENONE – Alcuni giorni fa una Renault Clio aveva percorso quasi interamente Corso Vittorio Emanuele II in senso contrario di marcia.

Dopo l’immediato avvio dell’indagine gli agenti della Polizia Locale di Pordenone hanno rintracciato che era alla guida della macchina; una quarantenne pordenonese che è stata prontamente convocata negli uffici del Comando della Polizia locale.

Qui le sono state contestate la guida controsenso di marcia e il mancato permesso di transito in una zona a traffico limitato. Dalla data di contestazione del verbale avrà cinque giorni di tempo per pagare la sanzione di 87.50 Euro.

Il costante e continuo monitoraggio del centro storico cittadino, finalizzato a garantire la sicurezza degli utenti, ma anche a contrastare le violazioni al Codice della Strada, ha portato ad elevare sanzioni a diverse autovetture che sostavano in ZTL senza avere il permesso esposto.

Tra queste un veicolo con targa slovena che stava transitando in piazza Cavour sanzionato con 58,10 euro, con immediato pagamento sul posto, come prevede la normativa in caso di circolazione di vetture con targa straniera.

Un automobilista alla guida di un suv è stato fermato in centro storico; alla richiesta della documentazione ha esibito un permesso non valido per il tipo di autovettura da lui guidata, bensì il certificato di un altro veicolo.

L’automobilista, un giovane udinese, ha intrattenuto gli agenti protestando vivamente per non essere sanzionato, ma anche per lui è scattata la sanzione per violazione alle norme del codice della strada.

In un altro caso, ad un cittadino residente a Milano e domiciliato a Pordenone è stata comminata una multa perché non ha raccolto le deiezioni del proprio cane come prescrive il regolamento d’igiene ed è stato denunciato perché ha dichiarato false generalità.

” Gli agenti della Polizia locale – commenta l’assessore Emanuele Loperfido – sono presenti sul territorio e oltre ad accertare che siano rispettate le disposizioni vigenti in materia di convivenza civile, con la loro attività di controllo tutelano il nostro patrimonio urbanistico nei confronti di coloro che in barba alle norme e alla maggioranza dei pordenonesi rispettosi delle regole, adottano comportamenti da furbetti”.




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