CRONACHE DALLA POLTRONA – Ok Sacile Estate, ma mi sono ricordato di Brachetti

In occasione della presentazione del programma di Sacile Estate dove ci sono anche tre serate molto carine dedicate all’intrattenimento (qui tutto il gustoso programma: https://www.visitsacile.it/wp-content/uploads/2024/05/Sacile-Estate-2024-programma.pdf) abbiamo scambiato due parole con il curatore di questi eventi speciali fuori cartellone, l’esperto Renato Manzoni che ci ha tracciato un bilancio assai positivo dell’ultima stagione allo Zancanaro con un incremento dello sbigliettamento e grandi riconoscimenti anche istituzionali compresa l’inclusione del teatro sacilese nella lista dei teatri di interesse nazionale.

Ho approfittato di quest’occasione per chiedere informazioni su un delizioso spettacolo, sempre curato dall’ineffabile Manzoni, che mi aveva molto colpito e che avevo visto qualche tempo fa: SOLO di Arturo Brachetti.

Ben 4 tir autoarticolati pieni zeppi di materiale scenico e oltre 35 persone (di cui 15 dello staff dell’artista) per mettere in scena questo eccezionale (quasi) one man show!

Ah, “SOLO”, il deliziosissimissimo spettacolo di Arturo Brachetti, perché, ovviamente, cosa c’è di meglio che vedere un tizio cambiarsi più costumi e abiti di una diva alla settimana della moda? Preparatevi a entrare nella magia intensa e scanzonata della “casa” segreta di Brachetti, un luogo che sfida ogni concetto di spazio e tempo, probabilmente perché anche lui non riesce a trovare un armadio abbastanza grande per tutti quei vestiti.

Oltre 60 personaggi prendono vita, perché chi ha bisogno di amici reali quando puoi essere circondato da decine di tuoi alter ego? E ogni stanza racconta una storia diversa, come se fosse un Airbnb tematico per personalità multiple. Il nostro eroe apre le porte di ogni camera, in un tour guidato del suo ego, trasformando il palcoscenico in un mondo di meraviglie che sembra uscito da un coloratissimo e illustratissimo libro pop-up per adulti.

La scenografia? Un sagacissimo mix tra il tradizionale e il videomapping, creando un’atmosfera così surreale che ti chiederai se quello che stai vedendo è reale o se hai appena bevuto il cocktail a base di funghetti al bar del teatro. E non dimentichiamo le tecniche “povere” e molto poetiche come il sand painting (ha composto anche un quadretto personalizzato con un saluto dedicato a Sacile!) O l’uso creativo del raggio laser, che sono lì per ricordarti che, sì, anche la sabbia e le luci possono essere artistiche se le guardi abbastanza a lungo e a maneggiarle c’è quel geniaccio gentile e ispirato di Arturo B.

E poi ci sono i numeri: 6 stagioni, 720.000 spettatori, 600 repliche, 140 teatri, 12.000 foto post-show, sold out ovunque e standing ovation a non finire. Perché nulla dice “successo” come una lista infinita di statistiche, giusto? A 62 anni, Brachetti, pur avvertendo con dolce malinconia lo scorrere del tempo, continua a incantare, facendo tornare bambini i genitori e probabilmente facendo chiedere ai bambini: “Ma chi è quel signore che cambia vestiti più velocemente di mamma e zia messe assieme?”

Tra le sorprese dello show, un duello con il laser che ti farà pensare di essere finito in una partita tra Space Invaders e Star Wars e le sue pazzesche “semplici” ombre cinesi, che sono diventate un must, come il sushi o gli avocado toast. E non dimentichiamo Kevin Moore, letteralmente l’ombra di Arturo,(vedere per credere!) che dona quel tocco di umorismo surreale e di guascona poesia malinconica che con levità regala spessore e profondità al fantasmagorico spettacolo di trasformismo.

In conclusione, “SOLO” è un’esperienza teatrale very very multitasking che ti coinvolge e sorprende, soprattutto quando ti rendi conto che hai appena passato due ore a guardare un tizio fare quello che molti fanno ogni mattina: vestirsi.

Il mitologico Arturo Brachetti from Torino ci mostra che dentro ognuno di noi c’è una casa segreta dove tutto è possibile, soprattutto se hai una buona squadra di scenografi e assistenti dietro le quinte e sei un fottuto genio.(Leopoldo Fregoli scansati!)

Con la sua energia inesauribile e il suo talento straordinario, trasforma ogni serata in un evento magico, e quella magia ti resta in circolo e te la porti volentieri e con gioia a casa.

Lunga vita ad Arturo nostro!!

Pasqualino Suppa




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