Il Dialogo creativo, Janeczek a Pordenone l’8 febbraio

PORDENONE – Sarà la scrittrice Helena Janeczek a dare il via, sabato 8 febbraio, agli incontri dell’ottava edizione della rassegna culturale pordenonese “Il dialogo creativo”, iniziativa promossa dall’associazione l’Altrametà e dedicata, quest’anno, a una riflessione sull’Europa, sul suo ruolo nel contesto globale, sugli elementi che tengono insieme gli Stati membri e su come si è sviluppata l’idea di un’unione pacifica dei popoli.

Come da tradizione, l’appuntamento sarà alle 17 presso la sala “Teresina Degan” della Biblioteca civica, con ingresso libero.
Helena Janeczek presenterà La ragazza con la Leica, romanzo con cui ha vinto il Premio Strega nel 2018. Nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, Janeczek vive in Italia da oltre trent’anni. Il libro racconta la vita di Gerda Taro, giovane degli anni Trenta, militante antifascista e fotografa di guerra, compagna del famoso Robert Capa.

Raccontando questa storia, Helena Janeczek traccia il ritratto di una generazione alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati, che nella Francia degli anni tra le due guerre mondiali colpiva soprattutto chi era ebreo. Sono storie passate, che portano a riflettere sul presente.
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi.

È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno, avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali.

Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni.

Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani.

Dopo questo appuntamento, “Il dialogo creativo” proseguirà per i successivi sabati di febbraio, sempre alle 17 in Biblioteca, il 15 febbraio con Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, conduttore storico di Radio3 Scienza, e la ricercatrice croata Nikolina Rako Gospić, il 22 febbraio con tre giovani autori che racconteranno il loro punto di vista sull’Europa, Simone Benazzo, Caterina Moser e la pordenonese Martina Napolitano, e il 29 febbraio, con Guido Barbujani, genetista, e Bruno Arpaia, scrittore e giornalista.

Il dialogo creativo è un progetto de L’Altrametà, realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con i Comuni di Pordenone, di Azzano Decimo e di Porcia, la Cooperativa Sociale Itaca, Voce Donna Onlus, Carta di Pordenone, il Circolo della Stampa di Pordenone, l’Istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Fontanafredda, la Sezione del Friuli Venezia Giulia dell’International Association for Art and Psychology – IAAP, l’associazione italo-albanese Insieme, Arci Servizio Civile e l’associazione slovena Kinokašča.




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