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sabato , 7 Dicembre 2024

Sintesi Settimanale dei Mercati Finanziari: Da Jackson Hole ai Movimenti su Azioni e Materie Prime

La scorsa settimana si è tenuto il simposio di Jackson Hole, uno dei forum economici annuali più importanti a livello globale, dove si sono riuniti i banchieri centrali di tutto il mondo. Per anni, le politiche monetarie della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea e di molte altre banche centrali dei paesi sviluppati sono state abbastanza allineate. Quando il Covid-19 ha colpito nel 2020, i tassi di interesse sono stati ridotti per sostenere l’economia, e quando è diventato chiaro che l’inflazione successiva non si sarebbe attenuata rapidamente, sono state adottate aggressive campagne di aumento dei tassi. Tuttavia, oggi al simposio si nota una maggiore divergenza tra le banche centrali. Mentre la BCE ha già iniziato a ridurre il suo tasso di riferimento, la Fed non ha ancora iniziato a farlo. La Banca d’Inghilterra ha agito il 1° agosto e la Banca Centrale Australiana è ancora incerta. Nonostante queste divergenze, i dubbi sono stati “spazzati via” dalle dichiarazioni di Powell venerdì scorso, quando ha annunciato che, con l’inflazione più contenuta e un tasso di disoccupazione da preservare, la Fed è pronta a ridurre i tassi a settembre. Dopo più di due anni e mezzo, sembra giunto il momento di adeguare la politica monetaria al nuovo contesto economico. Sulla scia di questa dichiarazione, le azioni hanno continuato a salire, contribuendo a un rally che ha superato i 3.000 miliardi di dollari rispetto ai minimi di questo mese. Anche le materie prime hanno beneficiato delle dichiarazioni del presidente della Fed, in particolare l’oro, che ha raggiunto nuovi massimi storici grazie a un dollaro più debole e all’aspettativa di tassi più bassi. Il dollaro si trova ora ai minimi annuali, perdendo terreno rispetto alle principali valute a causa dei rendimenti più bassi dei Treasury americani.

Mercato Azionario

La settimana scorsa è stata caratterizzata da una riduzione della volatilità sui mercati azionari, con gli indici in rialzo. Tutti i principali settori dell’S&P 500 hanno registrato guadagni, con l’indice in rialzo per l’ottavo giorno consecutivo: la serie di risultati positivi più lunga del 2024. Anche i titoli tecnologici del Nasdaq 100 hanno guidato i guadagni, anche se l’indice rimane ancora sotto del 3% rispetto al massimo precedente di 19.720 punti. Gli investitori stanno osservando attentamente il previsto taglio dei tassi da parte della Fed per il prossimo mese, considerando l’impatto positivo che potrebbe avere su Wall Street. Anche le azioni europee hanno seguito il trend positivo di quelle americane, con l’indice Eurostoxx50 che ha chiuso in rialzo dell’1,3% e il Ftse Mib con un aumento dell’1,8%.

Mercato delle Valute

Il dollaro si trova ai minimi annuali su base generale, con una performance settimanale in calo dell’1,66% rispetto alle principali valute, e un calo dello 0,72% dall’inizio dell’anno. Gran parte della correzione di agosto del dollaro è stata guidata dalla chiusura delle posizioni di carry trade sullo yen. Anche l’euro ha beneficiato della debolezza del dollaro, chiudendo la settimana con un guadagno dell’1,47%. Il Bitcoin ha registrato un incremento settimanale del 9,95%, pur rimanendo lontano dai massimi raggiunti l’11 marzo 2024 a 68.343 dollari.

Mercato delle Materie Prime

Mentre il dollaro tocca i minimi storici, l’oro ha raggiunto i suoi massimi. Per la prima volta, un’oncia d’oro costa più di 2.500 dollari, il che significa che un lingotto d’oro, che in genere pesa 400 once, vale oltre 1 milione di dollari. Il petrolio, invece, ha continuato il calo delle ultime due settimane dopo che gli Stati Uniti hanno riferito che Israele ha accettato una proposta di cessate il fuoco a Gaza, riducendo potenzialmente i rischi di approvvigionamento mentre aumentano le preoccupazioni per la domanda globale. Il WTI ha chiuso sotto i 75 dollari al barile.

Mercato Obbligazionario

Alla fine di maggio, il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni era del 4,6%. Attualmente, dopo una significativa vendita di titoli questo mese, il rendimento è sceso sotto il 3,9%. Questo calo ha indebolito il dollaro, poiché il rendimento extra dei titoli del Tesoro americano rispetto al Bund tedesco è diminuito di circa 30 punti base. La scorsa settimana, i rendimenti dei Treasury americani hanno mostrato volatilità, influenzati principalmente dalle aspettative di politica monetaria della Federal Reserve e dalle dichiarazioni di Powell a Jackson Hole. Dopo il discorso di Powell, i rendimenti dei Treasury hanno subito una fluttuazione iniziale. Powell ha ribadito l’impegno della Fed a ridurre l’inflazione, ma ha anche segnalato che le future decisioni sui tassi saranno guidate dai dati economici. Questo ha portato i mercati a riconsiderare le loro aspettative, causando una temporanea diminuzione dei rendimenti.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario indipendente www.pazzagliapartners.it

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