Nord Est e grande calcio: storia dell’Udinese in Europa

La Serie A 2024/2025 è appena iniziata, ma l’Udinese sembra partita col piede giusto: i bianconeri del neoallenatore Kosta Runjaić hanno vinto due delle prime tre partite, mostrando un gioco che fa ben sperare i tifosi. Sebbene sia presto per concedersi previsioni ottimistiche, il recente exploit del Bologna dimostra come anche al calcio di provincia spetti sognare in grande.

L’Udinese infatti, inutile girarci intorno, nelle ultime stagioni è diventata una piazza di provincia, come emerge anche dalle statistiche degli operatori specializzati. Questi sono meglio noti per la loro offerta di casinò dal vivo che, portando online tutte le attrazioni del tavolo verde, rende disponibile in rete ogni tipo di intrattenimento; ma tra le loro attività principali c’è anche la possibilità di seguire il calcio di ogni livello. Ebbene, le statistiche rivelano che ormai da diversi anni i friulani sono visti come una squadra di fascia medio/bassa, tendenzialmente destinata alla parte destra della classifica. Non è sempre stato così però, anzi: fino a qualche anno fa l’Udinese era una presenza abituale nelle coppe europee, alle quali ha partecipato in diverse occasioni.

Se si escludono i vari tornei esterni all’UEFA, la prima comparsa europea risale a oltre 25 anni fa: nel 1997/1998 l’Udinese, immortalata dalle immagini di Roberto Viotto, partecipò alla prima Coppa Uefa della sua storia. Qualificatasi grazie al 5^ posto in Serie A della stagione precedente, l’undici allenato da Alberto Zaccheroni, tra i quali spiccavano Paolo Poggi e Oliver Bierhoff, superò ai sedicesimi il Widzew Łódź solo per uscire al successivo confronto contro l’Ajax.

In quella stagione i bianconeri ottennero il loro miglior piazzamento, uno storico 3^ posto nella Serie A 1997/1998, e la presenza in Europa venne confermata. Tuttavia, nonostante l’arrivo di Martin Jørgensen, il torneo 1998/1999 fu più breve per i friulani, usciti al primo turno contro il Bayer Leverkusen. Meglio l’edizione successiva: nella Coppa Uefa 1999/2000, allenata da Luigi De Canio e con in rosa Stefano Fiore e Roberto Muzzi, l’Udinese si liberò di Aalborg e Legia Varsavia, incrociando poi il Leverkusen e vendicando la sconfitta dell’anno precedente. Gli ottavi però furono fatali, segnando l’uscita del torneo contro lo Slavia Praga.

Nel 2000 l’Udinese ottenne il suo primo trionfo europeo: il piazzamento in campionato, un 8^ posto, la qualificò alla Coppa Intertoto, vinta in finale contro i cechi del Sigma Olomouc. Questo la qualificò alla successiva edizione di Coppa Uefa, quella 2000/2001, alla quale seguirono le partecipazioni alle edizioni 2003/2004 e 2004/2005, ottenute per i piazzamenti in campionato. Partecipazioni che però non sono mai andate oltre il secondo turno, con eliminazioni precoci a opera di Salisburgo, PAOK e Panionis.

La stagione 2004/2005, chiusa al 4^ posto sotto la guida di Luciano Spalletti, proiettò per la prima volta l’Udinese ai vertici del calcio europeo, facendole disputare i preliminari di Champions League 2005/2006. La vittoria contro lo Sporting Lisbona significò l’accesso a un difficile girone composto da Barcellona, Panathinaikos e Werder Brema, nel quale comunque l’Udinese poté dire la sua: i 7 punti ottenuti, arrivati da due vittorie contro i greci e un pareggio contro i tedeschi, garantirono il terzo posto e il pass per la Coppa Uefa, chiusa però agli ottavi contro il Levski Sofia.

Bisogna aspettare il 2008 per la successiva apparizione in Europa, quando la squadra allenata da Pasquale Marino uscì a quarti della Coppa Uefa 2008/2009 incrociando nuovamente i tedeschi del Werder Brema. Era però un momento di crescita, certificato dalle successive tre partecipazioni consecutive alla nuova Europa League.

L’Udinese di Francesco Guidolin, guidata da Samir Handanovič e Antonio Di Natale, è stata presenza fissa in Europa League tra il 2011/2012 e il 2013/2014: nell’edizione 2011/2012 i friulani ottennero il miglior risultato, uscendo agli ottavi contro l’AZ Alkmaar, mentre le due comparse successive terminarono precocemente nella fase a gironi (2012/2013) e nei play off (2013/2014).

Quella del 2014 è stata l’ultima rosa bianconera a competere in campo internazionale, un livello che manca ormai da dieci anni. Ma, come sanno i tifosi, sognare fa parte della fede calcistica: staremo a vedere cosa porteranno questa stagione e quelle che verranno.

 




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