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sabato , 11 Gennaio 2025

Fiaccolata solidarietà diritti donne e giornalisti

SAN VITO AL T. – Successo per la fiaccolata organizzata dal sindaco di San Vito al Tagliamento Alberto Bernava, a cui ha partecipato anche il presidente di Nedaday Taher Djafarizad.

L’evento ha lanciato un forte messaggio di solidarietà verso chi nel mondo lotta per i diritti umani, concentrandosi in particolare sulla condizione delle donne e sulla libertà di stampa, entrambe sotto attacco in molte aree del pianeta.

Tra i temi affrontati, la recente liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala ha offerto un esempio concreto delle difficoltà che i giornalisti, specialmente le donne, affrontano nel loro impegno quotidiano per informare.

Al centro del dibattito della fiaccolata è emersa la drammatica situazione in Iran, il Paese con il maggior numero di giornaliste detenute. Le proteste scoppiate dopo l’assassinio di Mahsa Amini da parte della polizia morale, nel settembre 2022, hanno visto la partecipazione di milioni di donne coraggiose, che sfidano un regime oppressivo ogni giorno. Tra queste, 55 giornaliste sono state arrestate, e 16 restano tuttora incarcerate.

La prigione di Evin, tristemente famosa per le sue condizioni disumane, è diventata il simbolo della repressione contro i dissidenti politici e i difensori dei diritti umani. Anche Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace nel 2023 e attivista per i diritti delle donne, è stata temporaneamente rilasciata dal carcere per gravi problemi di salute.

Le proteste iraniane, guidate dallo slogan “Donna,Vita,Liberta’”, hanno ispirato una mobilitazione globale.

La fiaccolata ha acceso i riflettori anche sulla condizione della libertà di stampa, sempre più minacciata. Secondo i dati di Reporters sans frontières, 553 giornalisti sono attualmente incarcerati nel mondo, molti dei quali in Paesi autoritari come Iran, Cina, Russia, Bielorussia e Turchia. Il giornalismo è diventato un mestiere pericoloso, con reporter che affrontano arresti, violenze e persino omicidi per portare alla luce la verità,Le donne giornaliste sono doppiamente vulnerabili.

Nonostante il freddo pungente, la partecipazione alla fiaccolata è stata significativa. Il sindaco Bernava e io abbiamo ribadito che il mondo occidentale non può permettersi di ignorare le violazioni dei diritti fondamentali, perché tali battaglie sono universali e riguardano ogni essere umano.

Ogni fiaccola accesa a San Vito al Tagliamento rappresenta non solo una luce di speranza, ma anche un impegno concreto per sostenere chi lotta per un futuro migliore.

La fiaccolata di San Vito al Tagliamento non è stata solo un momento di riflessione, ma un atto di resistenza e una promessa di non dimenticare chi, nel silenzio, combatte per la dignità e la libertà di tutti.

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