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venerdì , 21 Febbraio 2025

Poste italiane, come difendersi dalle truffe. Vademecum antifrode

FVG – Poste Italiane in prima linea con presidi e vademecum dettagliati per la prevenzione delle truffe.

Da oltre un secolo, Poste Italiane è sinonimo di affidabilità e vicinanza alle persone, grazie anche alla sua capillare presenza sul territorio. Per questo anche oggi abbiamo ulteriormente rafforzato i nostri presidi territoriali con personale in grado di aiutare i clienti anche nella prevenzione delle truffe: così Annalisa Di Marzo, responsabile Nord Est della struttura di Fraud Management di Poste Italiane, sintetizza l’impegno aziendale per proteggere i propri clienti dai tentativi di frode.

«Le tecniche fraudolente sono in continua evoluzione – spiega Di Marzo – grazie, infatti, a tecniche di “ingegneria sociale” oramai i predatori non ci aggrediscono più in mezzo alla strada, ma lo fanno via web o telefonicamente: rischiamo di essere vittime di frodi perché riceviamo telefonate o messaggi che ci inducono a trasferire il denaro su conti creati ad hoc facendoci credere che qualcuno stia rubando proprio i nostri soldi. In queste situazioni anche l’operatore di sportello può diventare un alleato perché può darci un consiglio prezioso».

Quali consigli si possono dare per difendersi dalle truffe?
«Uno dei consigli più importanti tra quelli contenuti nel nuovo vademecum antifrode in distribuzione negli uffici postali del Friuli Venezia – Giulia e del resto d’Italia: se avete dubbi su una telefonata o un messaggio andate di persona a chiedere in ufficio postale. Ecco due casi simbolo che abbiamo rilevato recentemente”.

Nelle scorse settimane la direttrice di un ufficio postale di Udine è stata costretta a presentare denuncia contro ignoti alle Forze dell’Ordine alla luce delle tantissime segnalazioni ricevute dai cittadini che solitamente si rivolgono al suo sportello. Essi lamentavano di aver ricevuto sul cellulare delle telefonate in partenza dal numero fisso di quell’ufficio con le quali presunti impiegati, ma in certi casi dalla direttrice stessa, proponevano loro di fare degli investimenti on line per mettere al sicuro i loro risparmi.

La particolarità di questo tipo di truffa è che quando si richiama il numero di telefono visualizzato sul display del telefonino risponde qualche addetto di quell’ufficio postale. Ciò genera solitamente una sorta di rassicurazione se la chiamata non prosegue ulteriormente.

Fortunatamente, la buona relazione instaurata con i clienti uniti allo loro perspicacia non hanno consentito che l’attacco informatico andasse a buon fine.

In un secondo caso, sempre a Udine, un sedicente poliziotto chiamava i clienti di un ufficio postale della città dicendo loro di aver ricevuto dalla direttrice dell’ufficio postale al quale si rivolgevano solitamente nominativi e informazioni sui loro movimenti postali per tutelarli da una ipotetica truffa. Anche in questo caso la telefonata sembrava partisse dalla Questura di Udine, perché sullo schermo del cellulare compariva il numero apparentemente corretto.

Chiaramente, non era così e il finto poliziotto si è rivelato essere un vero truffatore.

Che tipo di formazione fa Poste Italiane tra i dipendenti su questi argomenti?
«Nel 2024 sono state interessate da specifici incontri di informazione tutte le direzioni provinciali del Friuli Venezia – Giulia e del Nordest. In questi incontri spieghiamo ai colleghi quali sono le principali truffe e come possiamo contribuire ad evitarle. È un’attività molto importante perché ci consente di intercettare moltissime frodi.

Anche per quest’anno, stiamo organizzando nuovi incontri cercando di coinvolgere sempre più colleghi affinché si venga a creare una vera e propria rete di protezione a beneficio dei nostri clienti. Oltre alla formazione dei dipendenti, ci vuole l’attenzione dei cittadini. Esatto, per quanto possa essere stretta la maglia dell’antifrode, i veri protagonisti devono essere i cittadini, i clienti degli uffici postali, perché nulla può il frodatore se non c’è anche la collaborazione del cliente.

Poste Italiane monitora quotidianamente milioni di transazioni che avvengono negli uffici postali d’Italia, in tempo reale, attraverso il Centro Monitoraggio di Torino e attraverso il Fraud Prevention Center di Roma, all’interno dei quali lavorano operatori altamente specializzati nel campo della cyber security e analisti in grado di intervenire tempestivamente in caso di frodi o comportamenti sospetti, non in linea cioè con il profilo e l’ordinaria operatività del cliente. Rispetto allo scorso anno, infatti, il numero di truffe in ufficio postale è diminuito del 63%, un dato che conferma l’efficacia dell’informazione in contrasto ai tentativi di frode».

Va ribadito il messaggio che il rischio di rimanere coinvolti in una truffa riguarda tutti e non va mai sottovalutato: «questo tipo di frode non è opera di sprovveduti truffatori ma da vere organizzazioni criminali, abili nel creare una situazione di allarme e di panico nella mente della loro ‘preda’, facendo leva sull’emotività della persona (quando si parla di incidenti o comunque situazioni di pericolo per un familiare) o sulla buona fede, quando si presentano come rappresentanti delle Forze dell’Ordine o di enti pubblici».
Nel vademecum distribuito negli uffici postali oppure disponibile su www.poste.it sono indicati i consigli di Poste Italiane per evitare spiacevoli sorprese ce li può riassumere?

«Certo: riconoscere la provenienza di e-mail, sms e telefonate fraudolenti, sapendo che Poste Italiane non chiede mai, né per telefono né via e-mail, informazioni riservate ai propri clienti, come pin, password, saldi di conti e/o libretti postali o indirizzi.

Poste Italiane contatta i propri clienti per invitarli nei propri uffici postali. Non avere fretta: lo scopo del truffatore è proprio quello di non consentire alla persona di riflettere; fare attenzione alle proposte vantaggiose, alle promesse di denaro o guadagni facili; verificare le pagine web su cui si fanno acquisti; usare cautela nella gestione di dati, informazioni e documenti personali. Mantenere software e password aggiornati».

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