30.7 C
Pordenone
giovedì , 12 Giugno 2025

Settimana dei mercati: tra oro, tagli dei tassi e TACO trade

I mercati finanziari hanno chiuso una settimana intensa, sostenuti da segnali macroeconomici incoraggianti e da una crescente fiducia nella tenuta del ciclo economico globale. Negli Stati Uniti, il tono più morbido di Trump sui dazi e una solida stagione di utili aziendali hanno alimentato l’ottimismo, mentre in Europa la BCE ha avviato il primo taglio dei tassi, come ampiamente previsto, in risposta a un calo inatteso dell’inflazione nei servizi.

Sui mercati azionari, il rimbalzo dai minimi di aprile è stato guidato dal settore tech, con Nvidia che riconquista il titolo di società più capitalizzata al mondo. Il rinnovato entusiasmo sull’intelligenza artificiale ha spinto l’indice Bloomberg Magnificent 7 a un +30% dal minimo di aprile. Tuttavia, i rendimenti migliori si registrano fuori dagli USA: Europa (+11% YTD), mercati emergenti (+9%) e Asia (+8,6%) sovraperformano l’S&P 500, ancora fermo al 2,1%.

Nel comparto obbligazionario, gli investitori si aspettano ora almeno due tagli dei tassi da parte della Fed entro fine anno, probabilmente a partire da ottobre, ma le scommesse sulle opzioni mostrano una crescente incertezza su entità e tempistiche. Le dichiarazioni in settimana di Goldman Sachs e Citigroup divergono sull’inizio del ciclo di allentamento, riflettendo una visione ancora opaca sul percorso dell’inflazione e sulla tenuta della crescita.

Ma è il mercato dell’oro a catalizzare l’attenzione globale. Il rally che ha spinto il metallo a 3.360 dollari l’oncia – vicino ai massimi di aprile – è stato sostenuto dalle massicce acquisizioni da parte delle banche centrali, con circa 80 tonnellate acquistate al mese. La Cina, insieme ad altri acquirenti anonimi via Svizzera, è protagonista di questi movimenti, con una strategia evidente di diversificazione dal dollaro. Le tensioni geopolitiche, le sanzioni e il timore di vedere congelate le riserve in valuta hanno rafforzato l’appeal dell’oro come riserva “immune” da pressioni politiche.

Nel frattempo, gli operatori parlano di “TACO trade” – acronimo ironico che descrive la tendenza di Trump a fare marcia indietro sulle minacce tariffarie – come chiave del sentiment di breve periodo. Un umore che, per ora, sembra giocare a favore dei mercati.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario autonomo, www.pazzagliapartners.it

Ultime news

Ultimi articoli