Eureka 2024: il 29 e 30 ottobre la fiera nazionale della cultura e creatività
ROMA – La cultura e la creatività, nuovo motore dell’economia italiana, ritornano ad essere protagoniste di Eureka, la Fiera Nazionale della Cultura e della Creatività in programma il 29 e 30 ottobre 2024 alla Fiera di Pordenone (Friuli Venezia Giulia).
L’iniziativa, giunta alla seconda dedizione, è promossa dalla Direzione Cultura e Sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ed è realizzata grazie alla collaborazione di Pordenone Fiere, partner organizzativo.
La manifestazione è stata presentata ad autorità e media nazionali giovedì 12 settembre a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia da Mario Anzil, Vicepresidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Renato Pujatti, Presidente Pordenone Fiere, Antonio Scuderi, esperto nell’ambito culturale-creativo, Elena Mengotti, Posizione organizzativa Direzione cultura e sport Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. All’incontro è intervenuto anche il ministro Luca Ciriani. Eureka 2024 vuole essere uno spazio di confronto e crescita per le imprese culturali e creative italiane ma si apre anche a soggetti economici dei territori vicini come Austria e Slovenia.
“Eureka 2024 rappresenta una vetrina unica per la valorizzazione della cultura e dei prodotti creativi come settore economico fondamentale per il sistema Paese. La Regione Friuli Venezia Giulia ha puntato con decisione sulla cultura, creando nuove opportunità di lavoro, sinergia e innovazione. Con Eureka 2024 intendiamo dare concretezza a questa visione, offrendo un palcoscenico di rilievo a tutte le imprese italiane che operano nel settore e favorendo la nascita di nuove collaborazioni anche a livello nazionale ed internazionale”, afferma Mario Anzil, vice presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e assessore a Cultura e sport.
“Non è un caso – aggiunge Anzil – che la fiera si svolga a Pordenone dove tra pochi giorni si terrà PordenoneLegge uno dei festival nazionali del libro e della lettura le cui ricadute economiche sono state ampiamente certificate negli anni scorsi, con un rapporto di quasi uno a dieci tra euro investiti ed euro restituiti al territorio e un moltiplicatore fiscale pari a 2,09 e dove la cultura ha stretto da tempo forti sinergie con il mondo imprenditoriale”.
“Inoltre – aggiunge Anzil – il Friuli Venezia Giulia è al sesto posto tra le regioni italiane, addirittura prima di Lazio, Piemonte e Veneto, per incidenza della spesa culturale delle famiglie: il 4,1 per cento sul totale della spesa media mensile, con quasi 108 euro al mese spesi in questo settore, a dimostrazione che gli investimenti pubblici regionali hanno inciso sulla ripresa post pandemia”.
PROGRAMMA DELLA FIERA
Un concept innovativo accoglierà i visitatori della prossima edizione di Eureka con tre percorsi tematici all’interno dei 3.500 mq dei padiglioni 5 bis e 5 ter adiacenti all’ingresso centrale della Fiera di Pordenone.
AREA ESPOSITIVA. Circa 100 stand ospiteranno singole imprese culturali e creative, collettive di associazioni di categoria, gruppi di start-up e distretti industriali da tutto il Friuli Venezia Giulia ma anche da altre Regioni italiane. I settori in cui operano gli espositori sono i più vari: agenzie di marketing, video maker, creatori di contenuti multimediali, musei, teatri, associazione culturali, scuole di circo, di musica e di teatro solo per citare alcuni dei settori merceologici presenti in fiera.
“In questo progetto noi mettiamo in campo le nostre competenze fieristiche – commenta Renato Pujatti presidente di Pordenone Fiere – l’obiettivo di ogni fiera è quello di fare incontrare due soggetti affinché realizzino un business. L’originalità di Eureka è nella scelta dei soggetti stessi: da una parte l’operatore culturale e creativo che vuole presentarsi sul mercato per offrire le proprie capacità e competenze, dall’altra un’impresa o un’istituzione che cerca di collaborare con l’operatore culturale o con il creativo per trarne un beneficio di notorietà, reputazione e innovazione”.
Gli strumenti che Eureka adotta per raggiungere questa mission sono diversi; alla tradizionale formula fieristica fatta di stand espositivi con la presentazione delle aziende si affiancano altre modalità di interazione tra aziende e di conoscenza del settore.
BUSINESS MATCHING
Uno speciale open space all’interno della manifestazione è dedicato agli incontri bilaterali tra i visitatori e le imprese culturali e creative presenti in fiera. Si tratta di un’agenda fissata on line sulla base di richieste fatte nei mesi precedenti da aziende tradizionali che si sono dimostrate interessate a realizzare progetti in collaborazione con gli espositori di Eureka o che semplicemente desiderano conoscersi e confrontarsi, gettando le basi per lo sviluppo di future sinergie, collaborazioni ed opportunità di business.
CONVEGNI E WORKSHOP
Eureka è anche un momento importante di visibilità per il settore e un’occasione di approfondimento su temi di stretta attualità. All’interno della Sala Zuliani nel Centro Servizi della Fiera si terranno i principali eventi con argomenti di interesse per il settore.
I due convegni previsti per le mattinate del 29 e 30 ottobre vedranno la partecipazione di esperti del settore, con l’obiettivo di approfondire il ruolo della cultura e della creatività nel contesto sociale e produttivo, sia a livello nazionale che internazionale. Questi incontri offriranno l’opportunità di esplorare le nuove frontiere della creatività, in particolare in relazione alle tecnologie emergenti e all’intelligenza artificiale. Gli interventi cercheranno di mettere in luce le implicazioni di queste innovazioni nel settore, aprendo un dibattito sui cambiamenti e le opportunità future.
L’Arena Workshop allestita all’interno dei padiglioni offre invece uno spazio dedicato alla presentazione delle esperienze degli espositori, attraverso circa 20 brevi incontri e dibattiti. Best practice che possono essere un’occasione di crescita per tutti.
L’ANDAMENTO ECONOMICO DEL SETTORE CULTURALE
Sul fronte del quadro generale dell’andamento del settore culturale dati significativi sono giunti dall’indagine di Unioncamere presentata in sintesi da Antonio Scuderi “In Italia il settore cultura ha prodotto 302mila contratti di lavoro nel 2023, con una crescita dell’8% sul 2022. Sono 60mila le imprese culturali nel Paese, con 700mila addetti impiegati nel reparto culturale creativo, che esprime forti competenze nel digitale e nell’innovazione. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia ottiene il terzo posto per rapporto tra totale del numero di imprese e imprese creative – conclude Scuderi – in regione operano 5mila imprese culturali-creative nei settori della musica, dell’audiovisivo della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che producono 2 miliardi di euro”