FVG – Un viaggio nel passato alla scoperta della storia di Aquileia che rappresentò una delle città più grandi e ricche dell’Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato, durato fino al 1751, e centro propulsore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante il Medioevo.
Nell’ambito del progetto “La lunga vita dei Miti” organizzato dalla Delegazione pordenonese dell’Associazione italiana cultura classica, si inserisce l’appuntamento, lunedì 26 Aprile, alle 17 e 30, in streaming sul canale youtube dell’Accademia San Marco, con un nuovo capitolo della storia della città friulana illustrato da Gabriele Caiazza, storico, ricercatore e saggista che affronterà l’argomento delle residenze “occidentali” dei Patriarchi di Aquileia.
Oggi Aquileia, con la sua immensa area archeologica e la Basilica patriarcale, rappresenta un prezioso scrigno d’arte e di storia, inserito nel 1998, nel World Heritage List dell’Unesco. Nel passato invece, come realtà ecclesiale, il patriarcato di Aquileia è stato una delle più grandi diocesi di tutto il medioevo europeo. Fino all’811 la sua provincia ecclesiastica si estendeva fino al fiume Danubio a nord, al lago Balaton a est, mentre a ovest giungeva fino a Como e all’attuale Canton Ticino. A sud comprendeva l’Istria fino al 1751, anno della sua soppressione. Nell’811, l’imperatore Carlo Magno portò i confini a nord, dal fiume Danubio al fiume Drava. Vastissima era anche la diocesi aquileiese. In particolare, il Patriarca sovraintendeva sulle diocesi vescovili incluse nella sua giurisdizione metropolitana e ne nominava il vescovo.
Nel territorio della sua diocesi svolgeva la funzione di vescovo tramite suoi vicari e per migliorare la gestione, la diocesi era suddivisa in arcidiaconati.Oltre a svolgere l’autorità religiosa i patriarchi di Aquileia ottennero l’investitura feudale (1077-1420) sul Friuli, compresa la Carnia, e in alcuni periodi storici i confini geografici e politici della Patria del Friuli si estesero sino in Istria, Valle del Biois, Cadore, Carinzia, Carniola e Stiria.
Il patriarca ebbe la sua residenza in diversi abitati della diocesi, pur mantenendo sempre il titolo di Aquileia: la stessa Aquileia, dov’era la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, poi Grado, Cormons, Forum Iulii (l’odierna Cividale del Friuli) e Udine. Il progetto “La lunga vita dei miti” è realizzato con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, di Fondazione Friuli ed in collaborazione con l’Associazione “L’oppure” e l’Accademia San Marco di Pordenone, infine, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento.
I collegamenti saranno effettuati attraverso il canale youtube dell’Accademia San Marco
https://tinyurl.com/y3qfd6px
o, in forma estesa
https://www.youtube.com/channel/UCHJ9_zLRtVPulm_SXKvO3IQ.