Ritorno in classe lunedì 25. Rispettare le regole, contagi ancora troppo alti

FVG – Da lunedì 25 gennaio lezioni in presenza per metà degli studenti delle superiori. Dopo la “bocciatura” della proposta dei presidi di Udine contrari ai doppi turni, la Regione assieme all’Ufficio scolastico regionale invita i dirigenti scolastici a prevedere il rientro in classe per la metà degli iscritti.

Gli indici di contagio e la necessità di ridurre al massimo le occasioni di contatto tra le persone ha convinto la Regione a dettare la linea.

Le lezioni scaglionate dalle 8 alle 13 e dalle 10 alle 15 sono confermate nei poli scolastici di Udine, Codroipo, Cividale, San Pietro al Natisone, Gemona, San Daniele del Friuli e Tolmezzo, mentre nei poli di Cervignano, Palmanova, San Giorgio di Nogaro, Latisana Lignano, Tarvisio e della provincia di Pordenone verrà mantenuto l’orario unico di entrata e di uscita. In questi istituti, il potenziamento dei mezzi di trasporto è sufficiente per garantire l’arrivo di tutti gli studenti alle 8 senza creare assembramenti.

«Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di rispettare la minor percentuale prevista dal Dpcm dello scorso 14 febbraio», conferma l’assessore all’Istruzione, Alessia Rosolen, motivando la scelta con la responsabilità che sta alla base dell’ordinanza che proroga il rientro in classe all’1 febbraio. In questa occasione lo strumento dell’ordinanza poteva essere utilizzato solo per ridurre al di sotto del 50 per cento la presenza in classe prevista come limite minimo dal Dpcm all’interno di una forbice che arriva al 75 per cento. «Rispetto al Dpcm, l’ordinanza può introdurre solo misure più restrittive» spiega l’assessore motivando la scelta della lettera già inviata ai dirigenti scolastici.

Nella missiva la dirigente della direzione Istruzione chiarisce che l’invito a uniformare al 50 per cento la presenza degli studenti in tutte le scuole è dettato dall’emergenza sanitaria in atto tant’è che solo a seguito della modifica della curva epidemiologica sarà possibile aumentare la percentuale per arrivare al massimo al 75 per cento come prevede il Dpcm dello scorso 14 gennaio.




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