A Pordenone la laurea per formare i super esperti italiani di finanza

PORDENONE – Ora c’è l’ufficialità: l’università di Udine finanzia e trasferisce al Consorzio universitario di Pordenone il corso di laurea (triennale più specialistica) in Banca e finanza, dall’anno accademico 2017/2018.

Il corso, unico nel nord Italia, formerà i super esperti di finanza richiesti da imprese, assicurazioni e banche, e si rivolgerà non solo agli studenti dell’area pordenonese, ma del Triveneto e di tutta Italia, puntando a circa 100-150 matricole. Quindici i docenti che da Udine “traslocheranno” a Pordenone.

Di «risultato storico» e «giorno di festa» hanno parlato i registi dell’operazione, il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore all’istruzione Alessandro Basso, il presidente del Consorzio universitario Giuseppe Amadio che, assieme ai delegati del rettore dell’Università di Udine, i professori Stefano Miani e Gianluca Foresti, hanno presentato oggi l’accordo. Presente in rappresentanza dei soci del Consorzio anche Don Luciano Padovese.

Ciriani: Stop polemiche. Utilizziamo “tesoretto” Provincia per finanziare Consorzio

«Oggi rilanciamo il consorzio universitario cittadino con un pacchetto accademico di grande prestigio tra materie finanziarie e multimediali – ha affermato il sindaco – è un momento storico e di festa, lasciamo da parte polemiche francamente incomprensibili» ha aggiunto riferendosi all’invito arrivato in ritardo alla Regione, assente alla presentazione odierna.

«Oggi qui la Regione, con la quale si dovrà intavolare un sereno confronto, ci sarebbe stata bene e in ogni caso dovrà avere un suo ruolo, ruolo che nessuno mette in discussione». Ciriani pensa a un Consorzio universitario «dell’intera provincia, non solo della città. Ci sono milioni di euro fluttuanti, quelli della Provincia in liquidazione (si parla di 115 milioni di euro circa, ndr), che possono essere in parte incanalati per finanziare il consorzio. I soldi ci sono e nessuno può minacciare tagli perché quei soldi appartengono al nostro territorio».

Non solo. Il primo cittadino sta anche lavorando per trovare sponsor privati, una caccia che potrebbe produrre in tempi brevi i primi frutti. Il sindaco, criticando «le polemiche politiche ancora prima che si tenesse questa presentazione» ha anche precisato che il corso non forma gli sportellisti per le banche, di cui non possiamo fermare l’espulsione, ma un élite tecnica in campo finanziario richiesta dal mercato». Anche Basso, che ha trovato nei due atenei dei«partner con cui ci siamo subito intesi», ha sottolineato «la volontà di collaborare con la Regione e di far pesare sempre più Pordenone all’interno del sistema regionale».

Amadio: Si apre nuova epoca per Consorzio

«Si diceva che il Consorzio universitario era finito e qualcuno forse se l’è augurato – ha esordito Amadio – oggi invece celebriamo l’apertura di un nuova epoca, di un nuovo periodo in discontinuità rispetto al passato. L’accordo sigla il successo di ciò che esiste, confermando i corsi di studio presenti, e per la prima volta aggiunge ciò che abbiamo sempre chiesto: una laurea economica per la città quasi del tutto assente nel nordest e nel nord Italia. La città non può che rallegrarsi di questo risultato».

Amadio ha poi precisato che «l’invito alla Regione è semplicemente arrivato in ritardo per un disguido tecnico legato al ponte festivo, per cui mi è dispiaciuto leggere sulla stampa una polemica per fare notizia. La Regione è indispensabile per l’università e spero possa incrementare il suo ruolo».

Miani: formiamo esperti di finanza richiesti dal mercato

Due i motivi dell’attivazione a Pordenone del corso, ha spiegato Miani. Primo, «perché se da un lato le banche dismettono i cassieri, dall’altro ricercano profili tecnici “alti” e noi formiamo esperti di finanza che sappiano monitorare rischi finanziari e coperture, in tutti i possibili comparti, dalle banche alle assicurazioni fino alle imprese non finanziarie».

Secondo, «perché è un corso di studi che, non essendoci negli atenei vicini, può pescare studenti da tutta Italia. Per l’ateneo udinese è una grande scommessa che non si era mai verificata prima». Foresti ha dal canto suo sottolineato che le iscrizioni al Consorzio sono in aumento in tutte le facoltà (130 le matricole dell’area multimediale), «c’è dunque richiesta e su Pordenone abbiamo un progetto a 360 gradi» che comprende anche collaborazioni con università straniere e l’afflusso di studenti dall’estero (4 gli indiani iscritti particolarmente bravi, e altri sono in arrivo).

Padovese: Una rinascita

«Da pordenonese che ha contribuito a far nascere il Consorzio questa è una giornata bellissima, una rinascita dopo aver patito tanti anni. Siamo a un nuovo inizio». Queste le parole di Don Padovese, che ha anche voluto rimarcare il ruolo della Fondazione Crup, «punto di riferimento con fondi non solo pordenonesi» per l’università cittadina.




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