Basso (FdI) “commissione Pari opportunità non può essere trascinata nell’agone politico”

PORDENONE – “Lascia senza dubbio attoniti l’atteggiamento del consigliere regionale Conficoni sui social network: pur di correre dietro al consenso facile, ignora totalmente gli attacchi ingenerosi e gratuiti dei suoi seguaci verso il lavoro della Commissione pari opportunità regionale.” Ad affermarlo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Basso.

Infatti il consigliere regionale del Pd Conficoni, dopo aver postato sul proprio profilo personale e sui altri gruppi Facebook un post in cui attaccava l’amministrazione comunale di Pordenone per dei cartelli affissi in un parcheggio assieme al parere giunto dalla commissione pari opportunità regionale, si è ben guardato dal difendere questa importante istituzione da accuse riguardo all’inoperatività di questo organo.

“Il silenzio, possiamo dirlo, imbarazzante del consigliere Conficoni lascia un alone di indeterminatezza circa la sua opinione in merito a questa istituzione regionale che vede al lavoro professioniste che arrivano dal mondo sindacale, della società civile ed imprenditoriale. L’attività della Commissione – prosegue il consigliere regionale Basso – è proficua e non è di certo un parcheggio per donne che non hanno nulla da fare. Fratelli d’Italia ha ben a cuore il tema delle pari opportunità tra uomo e donna come pure della partecipazione delle donne in politica”.

“Abbiamo visto come il PD a livello nazionale abbia dimenticato facilmente il valore delle donne, salvo poi salvarsi in corner con l’arrivo del neo segretario Letta che ha denunciato sulle colonne del Corriere della Sera il vergognoso maschilismo nel Pd in merito all’impegno civico, istituzionale e politico delle loro iscritte. Serve assolutamente che venga fatta chiarezza sul tema: il consigliere Conficoni non può e non deve dato il suo ruolo istituzionale, “fare l’indiano”. Dica apertamente e pubblicamente, qual è la sua opinione su questo tema e sul ruolo della Commissione Pari Opportunità regionale.”




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