Carabinieri, denunciata una 66enne per simulazione di reato

PORDENONE – I Carabinieri della Stazione di Pordenone, a conclusione di attività investigativa, ha denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Pordenone una cittadina italiana, P. M., di 66 anni, subagente assicurativo, poiché ritenuta responsabile dei reati di simulazione di reato, procurato allarme e falsità ideologica.

La donna, la mattina del 1° settembre 2020, prima con segnalazione telefonica al “112” e successivamente presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Pordenone, aveva denunciato di essere stata rapinata in via Cavallotti di Pordenone da due giovani stranieri i quali, dopo averle puntato un coltello alla gola, le avevano asportato dalla borsetta la somma complessiva di €.5.400,00 in contanti e, per assicurarsi la fuga, l’avrebbero scaraventata a terra.

A seguito della caduta, la donna si era presentata presso il pronto soccorso dell’ospedale “S.M. degli Angeli” di Pordenone dove, traendo in errore il medico di turno, si faceva rilasciare un referto medico per lesioni patite a seguito della dichiarata aggressione.

Da subito gli investigatori della Stazione Carabinieri, coordinati dal Pubblico Ministero dr. Facchin, notavano una serie di dettagli poco coerenti con la ricostruzione dei fatti che facevano sorgere dubbi sulla veridicità delle affermazioni della denunciante.

Gli accertamenti, svolti con l’ausilio delle immagini acquisite dalle telecamere presenti nella zona e con l’escussione di persone presenti nell’area e nell’ora dell’evento delittuoso, hanno demolito la versione riferita dalla donna appurando che la rapina era stata soltanto una messinscena posta in essere per impossessarsi del denaro contante, frutto dei pagamenti di polizze assicurative, destinato all’agenzia assicurativa per la quale la donna è sub-agente.




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