Donne e bambini i primi ospiti ucraini negli appartamenti della Casa per anziani di Torre

PORDENONE – Grazie all’integrazione operativa tra il personale dei Servizi sociali retti dalla dirigente Rossella Di Marzo e i volontari della Protezione civile coordinati dal geom. Christin Galasso responsabile del COC, 11 appartamenti al Centro anziani di Torre sono stati ristrutturati in poco tempo e resi vivibili ed autonomi, quindi pronti ad ospitare i profughi ucraini. Oggi alcuni di questi sono stati “ consegnati” a 25 persone, tra cui undici bambini e sette mamme mentre restano disponibili altri 15 posti.

Siamo di fronte ad un’emergenza veramente drammatica – ha commentato l’assessore Emanuele Loperfido – ed oggi finalmente abbiamo consegnato i primi alloggi alle persone costrette a fuggire dalla guerra.

I pordenonesi hanno dimostrato una solidarietà piena e concreta – ha aggiunto – donando ogni genere di materiali e attrezzature che hanno consentito di arredare gli appartamenti e rendere i locali tali da offrire agli ospiti, per quanto possibile, una ritrovata normalità”.

Ivana Latofa, presidente dell’ass “Nuovi vicini” a cui è affidata la gestione dell’accoglienza, ha messo in evidenza la qualità e l’accuratezza del riatto degli alloggi che – ha detto – “garantiscono anche quella privacy necessaria alla famiglia così come sono importanti gli spazi esterni che consentono ai bambini di
giocare”. Significativi anche altri spazi comuni per consentire l’interazione e la socializzazione.

Agli ospiti saranno consegnate delle tessere prepagate per consentire loro di fare la spesa in autonomia e oltre agli aspetti materiali, vi lavoreranno operatori madrelingua e mediatori per gli inserimenti scolastici.

Oggi una interprete volontaria ha tradotto il racconto di una famiglia originaria di Kherson, scappata da Odessa dove si era trasferita da poco per curare la figlia malata. La signora ucraina ha ripercorso la travagliata vicenda vissuta nell’ultimo mese, i difficili contatti con la famiglia rimasta in Ucraina, e soprattutto ha manifestando riconoscenza per l’ospitalità ricevuta e per l’accoglienza riservata in particolare alle proprie
figlie.




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