I numeri dell’abitare: quali sono e come cambiano in Italia tra nord e sud

La casa è il nostro nido, il luogo degli affetti, dei momenti speciali con le persone che amiamo. Ecco perché è sempre interessante approfondire i numeri che la riguardano e le curiosità relative alle scelte delle persone.

Cosa emerge in merito? Da una recente indagine di settore riportata da Il Sole 24 Ore, è possibile notare che, nella maggior parte dei casi, gli italiani vivono in meno di 100 metri quadri. Un dato che può sorprendere se si pensa che, nell’ambito dei trend emersi a seguito dello scoppio dell’emergenza Covid, rientra il focus su abitazioni dalla metratura ampia e caratterizzate dalla presenza di spazi outdoor, dai giardini ai balconi/terrazzi.

Numeri alla mano, la maggior parte delle abitazioni è caratterizzata da un’estensione compresa fra i 75 e i 90 metri quadri. In linea di massima, le soluzioni più ampie si trovano nelle Regioni dell’Italia meridionale. Al nord, invece, si trovano soprattutto piccoli appartamenti.

Anche se a chi non ha dimestichezza con il mondo immobiliare può apparire strano, il prezzo al metro quadro è più alto quando si ha a che fare con le case piccole. Il motivo? La necessità di concretizzare investimenti immobiliari di importi consistenti.

Il fattore appena citato è fondamentale in qualsiasi processo di compravendita. Come ricordato nella guida sul costo al metro quadro redatta dagli esperti dell’agenzia Dove, realtà nata nel 2018 con lo scopo di rendere le compravendite immobiliari veloci ed efficienti grazie alla tecnologia, sono numerosi gli aspetti che lo influenzano oltre alla metratura dell’immobile.

Tra questi è possibile citare i cosiddetti coefficienti correttivi di valutazione, valori numerici che permettono di “fotografare” la situazione dell’immobile tenendo conto di fattori come il piano a cui è collocato in un contesto condominiale – un piano alto ha un coefficiente maggiore rispetto a un primo piano o a un pian terreno – lo stato di conservazione, la vista e l’esposizione, la luminosità.

A influire sul prezzo al metro quadro ci pensano ovviamente anche le città dove l’immobile è situato e la zona (cambia molto, per esempio, se nelle immediate vicinanze dell’unità immobiliare sono previsti dei lavori di riqualificazione urbana).

Tornando un attimo ai dati relativi agli immobili italiani facciamo presente che la tendenza sopra citata relativa al rapporto tra ampiezza dell’abitazione e costo al metro quadro si inverte nel momento in cui si rivolge l’attenzione al mercato del lusso; in questo cluster, l’immobile di grande metratura è quello che costa di più. In grandi città come Milano e Roma, gli immobili che superano i 200 metri quadri costano più del doppio rispetto agli altri.

Si arriva a vette caratterizzate da un +171% di differenza tra i prezzi delle case più piccole e quelli delle case più grandi in un’altra città simbolo del nord Italia, ossia Como.




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