Imprese Alto Adriatico in tenuta. Confindustria Nordest più vicina

PORDENONE – Annata “in tenuta” per le imprese associate a Confindustria Alto Adriatico in tutti i settori: dalla cantieristica, al legno arredo alla metalmeccanica fino alle costruzioni – ossigenate anche dagli incentivi statali – con una previsione di rallentamento, per il 2023, atteso trasversalmente: questo il bilancio sul campo del Presidente di CAA Michelangelo Agrusti nel corso della conferenza stampa di fine anno convocata per scattare la consueta fotografia di dodici mesi che stanno per concludersi.

«La cassa integrazione, richiesta in una certa quantità e adoperata in misura significativamente inferiore – ha detto il Presidente – testimonia proprio che il tessuto industriale ha tenuto e tiene bene; non sono mancate situazioni difficili, penso a Wärtsilä e Cimolai: a Trieste resteremo a fianco dei lavoratori, l’orizzonte temporale per risolvere la situazione è di un anno; la Cimolai è un gioiello produttivo di tutto il Paese che continua a ricevere ordini, credo che le prospettive siano favorevoli».

Finanziaria regionale e nazionale. Giudizio positivo di CAA sulla prima – che ha previsto ingenti risorse a favore delle imprese, parte delle quali riguarderanno l’efficientamento, un percorso che «ci vede ingaggiati da settimane con diverse iniziative e pronti alla prossima pubblicazione del bando, prevista a febbraio» – così come sulla seconda a patto che, «accanto alla disponibilità di risorse per far fronte al caro bollette per famiglie e imprese, risorse che finiranno in un trimestre, altre cose accadano perché continuare mettere acqua nel colapasta a tempo indefinito non è più possibile».

Il progetto Confindustria del Nordest. Sul progetto, voluto da Enrico Carraro e Giuseppe Bono, recentemente scomparso, Agrusti ha confermato che l’obiettivo è creare un primo embrione entro la metà del prossimo anno. «Ci siamo sentiti spesso – ha commentato – e tutti hanno in mente tempi sufficientemente rapidi».

Il Presidente ha parlato di obiettivo particolarmente ambizioso poiché «la Federazione metterà in rete imprese e Confindustrie del Triveneto anche se lo sforzo più impegnativo non è l’omogeneità associativa quanto riuscire a creare medesime condizioni a livello infrastrutturale, sanitario, universitario e formativo». Proprio quest’ultimo aspetto è centrale nelle politiche del costituendo progetto se è vero, come ha spiegato Agrusti, che parte della maggiore competitività ascrivibile ai sistemi lombardo e piemontese rispetto a quello nordestino si deve alla presenza di due Politecnici contro zero.

Formazione a Sistema. Ciò nondimeno CAA «è fortemente impegnata, da diverso tempo, nello sviluppo del sistema ITS ai quali, con la specializzazione in ICT, qui nel Pordenonese, abbiamo dato i natali per primi in Italia. E anche le altre esperienze che si sono succedute – medicale a TS e logistica sempre a Pordenone – hanno una occupabilità dell’80% entro due mesi dalla fine del ciclo scolastico». Sta in questo solco l’intenzione di CAA di investire ulteriormente negli Istituti professionali per valorizzare la formazione tecnica degli IPSIA «dove studiano numerosi molti nuovi italiani che, anche attraverso l’istruzione, acquisiscono la cittadinanza sostanziale».

Un nuovo capitolo da aggiungere a quello già ampio del cosiddetto sistema Alto Adriatico di cui fa parte, oltre al sistema degli ITS, il Polo Tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, lo Urban Center di Trieste e la LEF di San Vito al Tagliamento – di cui il direttore generale, Marco Olivotto è, da ieri, amministratore delegato – dove si lavorerà a un nuovo ampliamento, con un investimento pari a un milione di euro circa, capace di “accogliere” risultati di crescita a due cifre.

Giovani Amici di Confindustria Alto Adriatico. Sono già cento, inoltre, i nuovi giovani amici di Confindustria Alto Adriatico che hanno aderito all’iniziativa lanciata dal Presidente solo qualche giorno fa ed il cui obiettivo, è stato ricordato, è la costituzione di un gruppo motivato a conoscere e a sperimentare contesti civili, economici e sociali, diventando protagonista del proprio percorso professionale. Ai Giovani Amici di CAA, come ha precisato il suo giovane neopresidente, Fabio Bet, che punta ad almeno cinquecento iscritti, possono aderire ragazze e ragazzi dai 14 ai 25 anni, indipendentemente dal luogo geografico di residenza. La sede sarà a palazzo Klefisch.

Associazione Amici di Confindustria Alto Adriatico. Sempre in mattinata è stata presentata l’associazione Amici di Confindustria Alto Adriatico – sarà presieduta da Luigi Campello, già manager di punta in Electrolux – creata per avvicinare al sistema industriale professionisti e cittadini che, ha detto Agrusti, ritengono di voler vivere più intensamente la vita del nostro territorio. «Per sviluppare, diffondere e consolidare – ha aggiunto Campello – una cultura industriale moderna, inclusiva, sostenibile, aperta al mondo e all’innovazione tecnologica»

Solidarietà all’Ucraina. Lanciata infine, in conferenza stampa, una iniziativa di solidarietà aperta a tutta la cittadinanza che si tradurrà in una raccolta fondi per fornire entro gennaio migliaia di sacchi a pelo termici per i bambini dell’Ucraina in vista del periodo più rigido dell’inverno.




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