La Destra Tagliamento si prepara a riavviare l’attività turistica

PORDENONE – Uniti, determinati, più vicini per far ripartire il turismo nella Destra Tagliamento, partendo da nuove prospettive, valorizzando al massimo i numerosi punti di forza.

Questo il messaggio che arriva dal tavolo di concertazione organizzato dal Comune di Pordenone, Assessorato al Turismo assieme a PromoturismoFvg, con i più importanti portatori d’interesse e i Comuni del territorio.

Erano presenti, rigorosamente on line come d’obbligo, tra gli altri il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti, il presidente Anci Fvg Dorino Favot, il presidente del Consorzio Pordenone Turismo Sergio Lucchetta, Saverio Maisto direttore del Consorzio Nip, Deborah Del Basso per Gal Montagna Leader, Michela Zin, direttrice di pordenonelegge. Presenti per Promoturismofvg i massimi vertici ovvero il direttore generale Lucio Gomiero e il direttore marketing Bruno Bertero, che hanno presentato uno studio tecnico, illustrando le potenzialità e le direzioni sulle quali lavorare, partendo da dati concreti e reali.

“Questo è il momento dell’analisi e della programmazione, non dobbiamo farci mettere all’angolo dal virus ma reagire in maniera forte, decisa e condivisa -afferma la promotrice e coordinatrice del tavolo, assessora Guglielmina Cucci –.

E’necessario definire in maniera concertata azioni da mettere subito in campo a sostegno del comparto turistico. Paradossalmente questa criticità ci svela i nostri punti di forza, sui quali già da tempo lavoriamo: sostenibilità, benessere, ambiente, natura, turismo slow ed esperienziale, cicloturismo, cammini, enogastronomia, cultura. Il tutto diffuso sul territorio e dunque a prova di assembramento. Allo stesso tempo questa emergenza ci costringe a ripensarci, rendendoci in un certo senso come delle start up. Quanto riusciremo a fare dipende dalla nostra capacità di occupare questo spazio nuovo che si sta creando”.

“E’ necessario reingegnerizzare il prodotto turistico – confermano i vertici di PromoturismoFvg –. Dinamismo, flessibilità, pragmaticità sono le parole chiave, con le quali dare risposte efficaci alla nuova domanda che si sta generando e ai profili dei nuovi turisti. Facciamo squadra a livello regionale, e a livello nazionale guardiamo all’Enit, lavorando sulla scia di un messaggio nazionale”.

Un doppio sguardo – quello alle “specialità locali” che presentano un’offerta vasta e articolata e al nazionale – è anche quello di Dorino Favot, presidente AnciFvg, che ha ricordato la proposta di un piano nazionale fatta da Anci al governo.
Michelangelo Agrusti, citando la capacità di reazione del post terremoto in Friuli, ha invocato interventi strutturali importanti per favorire investimenti, infrastrutture e viabilità che sicuramente possono essere di vantaggio anche per il settore turistico. Mentre Sergio Lucchetta ha rimarcato la necessità di avere in tempi rapidi misure di sostegno e linee guida.

Da Saverio Maisto, direttore del NIP, è arrivato il suggerimento di strutturare un sistema capace di ottimizzare a vantaggio di tutta l’area alcuni grandi attrattori, come ad esempio la Diga del Vajont.
Le giuste premesse sono date proprio dal tavolo che, come rilevato da GAL Montagna Leader, ha visto per la prima volta tutte le aree del pordenonese (montagna, pedemontana e pianura) fare un ragionamento comune e stringere un’alleanza strategica e operativa.

Le molteplici valenze turistiche del territorio sono state evidenziate dagli altri intervenuti: festival culturali, enogastronomici, Cammino di San Cristoforo, Strada del vino e dei sapori, città d’arte, siti Unesco, Palù del Livenza e Dolomiti friulane, i Borghi più belli d’Italia.

Lucio Gomiero e Bruno Bertero hanno fatto il punto sul lavoro in atto per la definizione di linee guida interregionali e protocolli sanitari, guardando anche a quelli degli altri paesi europei. Altro punto saliente affrontato, la comunicazione: che dovrà essere mirata a sfruttare tutte le potenzialità del digitale. Elemento attrattore centrale sarà la sostenibilità.

Si è rivelata, dunque, positiva la partnership fra enti pubblici e operatori, e l’intenzione è di svilupparla sui suoi due assi: istituzioni e operatori privati con tavoli specifici, in collegamento tra loro, da far partire già in settimana. Intanto sono già stati messi i ferri in acqua per individuare alcuni progetti su cui concentrare forze e interventi.




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