Locali storici, forza della tradizione e imprenditori “eroi”

PORDENONE – Trentasei locali storici di Pordenone, il primo dei quali fondato nel 1867, con un’anzianità media che sfiora il secolo, su dieci settori di attività commerciale: sono i numeri del patrimonio del centro di Pordenone, illustrato alla Camera di commercio durante la consegna dell’attestato di “locale storico” alla Tabaccheria Feletto Primo, di corso Vittorio Emanuele.

Dei 36 locali, 34 sono insediati nella direttrice che collega i corsi Vittorio Emanuele e Garibaldi. La presenza sui social è del 72%, e il 55% ha un sito web proprio, con penetrazione sui siti recensivi come Tripadvisor.

Per Silvano Pascolo, amministratore unico dell’azienda speciale ConCentro, c’è “vitalità del cuore cittadino nonostante la presenza importante della grande distribuzione che, è risaputo, tende a spostare il baricentro geografico degli interessi della clientela.

La digitalizzazione delle piccole attività conferma la lungimiranza di chi le conduce ora e di chi, in passato, innovando in altro modo, ne ha garantito la prosecuzione nel tempo”.

Emanuele Loperfido, assessore comunale alle Politiche per il Commercio ha parlato, riferendosi ai gestori dei locali storici, come di figure eroiche ancora fondamentali e di cui ha sottolineato l’impegno nel mantenere in vita attività spesso faticose, che ti costringono ad alzare la serranda quando ancora il sole non è sorto. Loperfido ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione civica (ricordata in particolare Patrizia Consolari), nell’individuare percorsi focalizzati a sostenere attività analoghe affinché, ha aggiunto ancora, i maestri del commercio possano emergere.

All’incontro ha preso parte il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, secondo il quale “attraverso le sue attività commerciali è possibile leggere l’evoluzione di una società, in questo caso di Pordenone; capiamo le sue evoluzioni, i suoi cambiamenti, la composizione della comunità di appartenenza. E vediamo com’è diventato il nostro corso, da decenni monosettoriale.”

“Oggi l’abbigliamento fa la parte del leone, c’è qualche altro segmento che tiene, come le farmacie. L’indirizzo è di tenere unite piccola e grande distribuzione, cercando unitarietà di intenti tra pubblico, privato e proprietà”.

Massimo Giordano, direttore di Terziaria Srl Pordenone, dopo aver rivolto come i colleghi i complimenti alla Tabaccheria Feletto Primo, gestita anche secondo lui da eroi, ha parlato dei tentativi fatti per garantire in centro storico il mix merceologico auspicato parlando delle tante iniziative a rilanciare di questo specifico tessuto economico.

Il Pisus, ha spiegato, sta dando risultati grazie anche a un intervento importante della Regione sul bando, penso che in virtù di ciò decine di attività siano riuscite a migliorare. Giordano ha plaudito anche all’aver dato il cuore del Pisus alla formazione, area che sta restituendo risultati inattesi: 25 corsi, quasi 600 partecipanti che diventeranno un migliaio quando andremo a compimento

Prima di ricevere la targa da Bolzonello, Alessandra Micheluz, titolare dal 1944 della tabaccheria fondata ben prima dal padre, ha commentato gli inizi dell’attività genitoriale la cui gestione è passata di mano – ma non la proprietà delle mura – dal 1985, attualmente detenuta dalla nipote Antonella Feletto.




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