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mercoledì , 4 Dicembre 2024

Parchi Energetici Tematici: un gioiello di eco sostenibilità e tecnologie green in centro

PORDENONE – Quest’oggi, 17 ottobre, in Comune a Pordenone si è svolta la conferenza relativa ai Parchi Energetici Tematici. Presenti il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore all’urbanistica Cristina Amirante, il dirigente alle opere pubbliche e gestione del territorio Ivo Rinaldi, l’assessore regionale ad ambiente ed energia Fabio Scoccimarro ed il consigliere regionale Alessandro Basso.

Il progetto riguarda l’area dell’ex pastificio Tomadini, edificio che sorge su un sito d’epoca medievale, caro alla memoria dei pordenonesi ma abbandonato da decenni ed oggi ridotto a rudere, nascosto tra la vegetazione circostante. L’area, acquistata dal Comune di Pordenone, è situata tra l’abside del duomo di San Marco, il fiume Noncello e la via Rivierasca e si estende per circa 4.000 mq sulle due sponde della roggia.

Il progetto è stato presentato dall’ing. Ermanno Simonati dello Studio Mads & Associati, il quale ha mostrato le planimetrie della struttura in cui verrà realizzato un “parco energetico multifunzione”, che si fonderà sulla sostenibilità ambientale in campo energetico.

Sorgeranno un ostello bike friendly da 39 posti letto con una sala dedicata alle biciclette dei fruitori della foresteria, uno spazio espositivo, una reception, un bar dedicato alla ristorazione immerso nel verde ed un edificio in cui si terranno corsi e convegni a tema scientifico sulle tecnologie green e sugli impianti per la produzione di energie pulite.

Sarà una struttura ad energia “zero” in quanto la presenza di un impianto con pompe geotermiche sfrutterà la generosa presenza dell’acqua delle rogge circostanti. L’area del parco viene già pulita dai rovi ciclicamente e sarà finalmente accessibile a tutti. In progetto c’è anche la realizzazione di un ponticello che collegherà l’ex Tomadini con la pista ciclabile della Rivierasca.

Spiega l’assessore Amirante: «In questo progetto sono state coinvolte alcune associazioni quali Fiab, Amici della Pista e Piccoli Passi con cui il Comune collabora costantemente per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Queste ci hanno fatto notare che a Pordenone mancavano delle strutture ricettive per ospitare gli amanti della bicicletta e del turismo lento legato alla bici, cosa che funziona molto bene nella vicina Austria e Slovenia.

L’ex pastificio Tomadini va nella direzione della rigenerazione urbana completamente green. Si tratta di una struttura importante di archeologia industriale che diventa parco tematico in cui poter fare una passeggiata, bere un caffè, fare un corso di formazione sull’economia circolare o assistere ad una conferenza sulle nuove tecnologie per produrre energia da fonti rinnovabili. In questo sito sorgerà anche una foresteria, in cui troveranno alloggio turisti e persone che si muovono in bicicletta, creando una rete di ciclabilità provinciale e regionale nel nome del turismo lento e sostenibile».

«L’obiettivo principale – interviene il sindaco Ciriani – è restituire ai pordenonesi una delle aree più belle della nostra città, affinché tutti possano godere della sua eccezionalità paesaggistica, ambientale e storica.

Attraverso questa riqualificazione, un edificio carico di storia diverrà ostello capace di consentire un turismo morbido per gli appassionati di bicicletta in visita a Pordenone, ma ospiterà anche di sale polifunzionali utilizzabili sia dal mondo associativo pordenonese che da quello scientifico, promotore di green ed energie rinnovabili con corsi di formazione».

«Questa bellissima iniziativa del Comune di Pordenone – chiosa l’assessore regionale Scoccimarro – è figlia di una norma che la Regione ha fatto per istituire i “parchi energetici”. Ha preso spunto da realtà esistenti sul territorio nazionale che già funzionano molto bene e rappresentano una rivoluzione culturale in campo ambientale ed energetico.

Nel progetto dell’ex pastificio Tomadini si restituisce alla città un’area di importanza storica e ambientale, realizzando un luogo pubblico immerso nel verde, implementando un turismo lento per le biciclette, mantenendo uno sguardo alle associazioni. La Regione sarà sempre al fianco di comuni virtuosi ed intraprendenti come quello di Pordenone che si muovono in tal senso».

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Vittorio Sist

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