Pordenone Fiere impegnata su 3 fronti: inoltre, alle porte Riso e Confetti e RIVE

PORDENONE – “In questi giorni siamo impegnati su 3 fronti: si chiude oggi (28/10) Punto di Incontro nel nostro quartiere fieristico, mentre sono ancora in corso Happy Business to You alla Galleria Bertoia in centro città e Samulegno alla Fiera di Verona – dichiara Renato Pujatti presidente di Pordenone Fiere – ma già sono alle porte Riso e Confetti in programma dal 30 ottobre al 1 novembre e RIVE, Rassegna internazionale di Viticoltura dal 10 al 12 novembre. Non potevamo immaginare ripartenza più intensa di questa!”.

I segnali sono più che entusiasmanti: oltre 5.000 ragazzi sono entrati alla Fiera di Pordenone nelle due giornate di Punto di Incontro, salone dedicato alla formazione, orientamento, lavoro provenienti da scuole superiori di Friuli e Vento Orientale. Ad accoglierli c’erano 70 stand con università, ITS, agenzie per il lavoro e aziende per rispondere a tutte le domande sulle possibilità per il loro futuro.

Nel frattempo alla Galleria Bertoia 30 aziende italiane del settore contract, arredamento e design per le collettività, incontrano 50 tra general contractor, interior designer e distributori pro-venienti per lo più da Stati Uniti e Canada per discutere le condizioni di fornitura per grosse commesse chiavi in mano.

E’ questo il focus di Happy Business To You, even-to in corso fino a venerdì 29 ottobre. Gli impegni di Pordenone Fiere non sono finiti qui, fino al 30 ottobre è aperto alla Fiera di Verona l’evento Wood Experience, ras-segna dedicata alla filiera del legno per l’edilizia e il mobile, all’interno della quale si tiene Samulegno, salone delle macchine e tecnologie per la realizzazione di mobili, manifestazione storica di Pordenone Fiere che fino al 2011 si è tenuta nel quartiere fieristico cittadino.

“Il ritorno di Samulegno alla Fiera di Verona nasce da una sinergia tra Fiera di Pordenone e Piemmeti, la società di Veronafiere specializzata in saloni b2b – conclude Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere – e costituisce un bel segnale per tutta l’industria fieristica, che troppo spesso ha perso occasioni di cooperazione e che deve uscire da una pesante crisi causata dal blocco delle manifestazioni”.




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