Presentato il Processo e rogo de la Vecia 2024

PORDENONE – Il “Processo e rogo de la Vecia de mexa Quaresima” è uno degli eventi folkloristici più interessanti del Friuli Occidentale, diffuso in passato e ripreso dall’associazione Propordenone nel 1973.

Si tratta di un processo a tutti gli effetti, recitato in dialetto pordenonese da diversi personaggi (tra cui accusa e difesa), nel quale la “Vecia” rappresenta il capro espiatorio su cui vanno addossati tutti i mali della comunità, che prende sulle sue spalle gli errori commessi dai personaggi pubblici cittadini durante l’anno trascorso. Con la pronuncia della sentenza di colpevolezza e la condanna al rogo, la rappresentazione assume un significato propiziatorio e di rinnovamento, per ripartire col sorriso e alleggeriti dalla pesantezza dell’anno passato.

Anche quest’anno Pordenone ospiterà l’evento giunto alla 52° edizione. Appuntamento fissato per giovedì 7 marzo alle 20.30 in piazza XX Settembre. Il libretto, con i testi curati come da tradizione da Arnaldo Grandi e i disegni realizzati da Giorgio Altio, è stato presentato in Comune alla presenza del vice-sindaco Alberto Parigi e del presidente della Propordenone Giuseppe Pedicini. Quest’anno il tema scelto è quello della “Vecia attigliata”, con un riferimento pressoché scontato ai Tigli dell’ex fiera, tema che ha monopolizzato per mesi la cronaca cittadina.

«La satira è satira – commenta il vice-sindaco Parigi – e consente di mettere sulla graticola tutti, senza sconti per nessuno. Mi fa piacere che si parli anche di tigli, perché questo contribuirà a svelenire e a rasserenare gli animi in un contesto goliardico.

Inoltre, a chi chiede se a Pordenone siamo più veneti o friulani, la questione pare assodata e porta semplicemente alla risposta che siamo pordenonesi, con un’identità tutta nostra. La tradizione del Processo e rogo della Vecia ci offre l’occasione per riflettere che, in eventi come questo, oltre al folklore c’è qualcosa di più profondo, legato alle nostre radici e alla nostra storia».

Alla conferenza sono intervenuti alcuni storici interpreti del Processo: Daniele Rampogna, che da ben 26 anni interpreta il ruolo di pubblico ministero e Paolo Celante, avvocato difensore. «Un gruppo affiatato e allegro di amici – nota il presidente Pedicini – che si diverte nel mettere in scena questa rappresentazione in dialetto pordenonese, unica rimasta capace di portare in piazza, tra la gente, questa parlata. A tal proposito il 23 marzo presenteremo il nuovo Dizionario del dialetto pordenonese».

​Al mattino di giovedì 7, il carro con il fantoccio realizzato da Altio effettuerà il consueto giro per 12 plessi scolastici, tra asili e primarie della città, distribuendo caramelle ai bambini delle scuole. Sarà l’occasione per avvicinare i più piccoli a questa nostra tradizione cittadina.

La sera stessa la Vecia partirà alle ore 19.00 dal Municipio, sfilerà lungo corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, largo San Giovanni, viale Marconi, via Cavallotti, viale Trento, viale Cossetti e arriverà in piazza XX Settembre, accompagnata dalla Filarmonica Città di Pordenone e dai figuranti dell’associazione Il Castello di Torre. Il video dell’evento verrà poi caricato sulla pagina Facebook della Propordenone.




Condividi