Rotary Club e Fondazione Bambini e Autismo: progetto per persone autistiche

PORDENONE – La Governatrice del Rotary Club Distretto 2060 Tiziana Agostini, accompagnata dalla sua assistente Angelica Peresan, dal Presidente della commissione comunicazione distretto 2060 Pietro Rosa Gastaldo e da Roberto Gasparini, curatore del service e socio del Rotary Club Pordenone, visitano la “Fondazione Bambini e Autismo Onlus”.

I rotariani, accompagnati da Cinzia Raffin, Presidente di “Fondazione Bambini e Autismo Onlus” e socia del Rotary Club Pordenone, vedono realizzarsi un service di carattere internazionale fortemente voluto dai Club del territorio pordenonese e dalla Rotary Foundation.

Grazie a questo service, la Fondazione Bambini e Autismo si è infatti potuta dotare di una serie di attrezzature destinate all’innovativa UUPA (Unità di Urgenza e Prevenzione per l’Autismo). Tanti i macchinari acquistati, dall’ecografo, all’elettrocardiografo sino a un sistema di neuro-biofedback per il monitoraggio di parametri biometrici.

Obiettivo ultimo: erogare visite ed esami medici completamente autism friendly. Le attività con gli utenti sono già in corso: per tutti è previsto un percorso di training e simulate, anche con l’utilizzo dell’applicazione multimediale creata da Fondazione “vi.co Hospital”, nonché bilanci di salute condotti dal Direttore Sanitario di Fondazione con il supporto di un team di psicologi ed educatori specializzati in Disturbi dello spettro autistico.

“Il tema della salute in soggetti con fragilità e non collaboranti è di crescente importanza – dice Cinzia Raffin – Siamo molto grati pertanto al Rotary, e siamo felici di averlo a fianco in questo percorso di miglioramento della qualità della vita di tante persone con autismo e delle loro famiglie”.

Al termine della sua visita alla Fondazione, la Governatrice distrettuale Tiziana Agostini ha commentato: “Oggi si parla molto e giustamente di diritti e del timore di perdere quanto si è conquistato. Nell’ambito della disabilità tanti diritti sono ancora da acquisire, come quello della salute nel rispetto della propria condizione di disabilità. È solo lavorando in questa direzione che sarà possibile garantire uguaglianza e inclusione nella diversità e abbattere ogni ostacolo”.




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