Riprende Fila a Teatro con “Chiudi il becco Flint”

ZOPPOLA – Anche per il prossimo appuntamento della rassegna FILA A TEATRO, Molino Rosenkranz offre un’altra bella occasione per sognare, sorridere, riflettere e crescere nel magico mondo del teatro e lo fa proponendo lo spettacolo CHIUDI IL BECCO FLINT!

Racconti a caccia del tesoro, ispirato al famoso romanzo d’avventura scritto da Robert Louis Stevenson.

E’ trascorso ben oltre un secolo dalla pubblicazione del 1883, ma questo capolavoro, conosciuto dal grande pubblico anche attraverso film, serie tv e cartoni animati, rivive ed è attualissimo nella versione che la compagnia toscana Blanca Teatro porterà in scena domenica 12 gennaio, alle 16.00, al comunale di Zoppola.

Lo spettacolo racconta le avventure del giovane Jim che, dalla isolata locanda in Inghilterra dove vive e lavora con la famiglia, si ritrova catapultato nell’incredibile mondo dei pirati a caccia di un tesoro sepolto su un’isola disabitata dal famosissimo capitano Flint.

Naturalmente il viaggio per mare è inteso come luogo dove ci si gioca la partita della vita. Mare come metafora, luogo dove andare per sperimentare la natura umana. Il viaggio come un’avventura dalla quale si torna necessariamente cresciuti.

Il mondo degli adulti si presenta molto più ambiguo e difficile da comprendere e per Jim non sarà così semplice scegliere da che parte stare. E forse il vero tesoro dell’isola è proprio questo: misurarsi con le proprie paure, il proprio coraggio, i propri sogni, cominciare a riconoscere quel che è giusto e quel che è sbagliato.

La riscrittura teatrale, adattata ad un pubblico di bambini oltre che di ragazzi, sottolinea comunque la dimensione avventurosa e divertente, le canzoni cantate dal vivo trasportano il pubblico dalla locanda alla nave, dall’oceano al fortino sull’isola.

Una vera caccia al tesoro tra marinai onesti e pericolosi bucanieri, ostacoli, tradimenti, trappole, pappagalli e…una sorpresa che solo chi parteciperà potrà condividere!
Drammaturgia e regia di Virginia Martini
Con Antonio Branchi, Giovanni Carli, Matteo Procuranti




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