Seniores lavoro Electrolux, assemblea: approvati i bilanci

PORCIA – Si è svolta l’Assemblea dell’Associazione Seniores del Lavoro Electrolux, alla presenza di presidenti, vicepresidenti e segretari della Centrale di sede e delle altre sei sezioni Lavaggio Porcia, Lavaggio Solaro, Freddo Susegana, Freddo Firenze, Cottura Forlì, Professional Pordenone. Insieme, le sezioni contano 2900 iscritti. L’Assemblea ha approvato i bilanci consuntivo 2022 e previsionale 2023 e ha assistito alla relazione delle attività da parte delle sezioni.

L’incontro si è tenuto, come avviene ogni anno, nei locali dello stabilimento aziendale di Porcia.

Al tavolo dei relatori erano presenti il presidente dell’Associazione, Corrado Cordenons, che è anche presidente della sezione Lavaggio Porcia, assieme al vicepresidente dell’Associazione, nonché vicepresidente della sezione Centrale di Sede, Roberto Orlando, e al tesoriere Mauro Modolo. Per l’Electrolux c’erano i dirigenti Micaela Chiaradia, Massimo Poletto, Stefano Durat e Alessandro Mellina in qualità di rappresentanti aziendali.

È intervenuto anche il direttore dello stabilimento di Porcia, l’ingegner Marcello Casadei, che ha rimarcato quanto l’attività interna ed esterna alla fabbrica di Porcia (e negli altri stabilimenti aziendali italiani) svolta dall’Associazione attraverso le molte iniziative culturali e ricreative per i soci e le iniziative benefiche a favore del territorio sia fondamentale per Electrolux.

«Siete una parte importate della fabbrica – ha detto Casadei – perché avete una gran voglia di fare e ci date sempre una mano tutte le volte che abbiamo bisogno. Il valore più grande che esprimete è la fedeltà all’azienda e per questo vi ringrazio e vi ammiro molto».

Le fabbriche stanno cambiando, per essere sempre più competitive. «Porcia ha subito una trasformazione importante negli ultimi tre anni sul fronte dell’ingegneria – ha confermato Casadei -, in altri stabilimenti questo era già successo prima. È la dimostrazione di quanto l’azienda creda nelle realtà italiane: l’azienda è svedese e ha siti produttivi in tutta Europa e non è ovvio che investa nel tessuto industriale italiano, perciò il fatto che stia avvenendo è significativo.

Ciò dipende anche da una cultura aziendale e industriale italiana solida costruita a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta dalla vostra generazione, aspetto che vi deve fare onore».




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