PORDENONE – Tre forbici che tagliano le li di un uccello. E’ l’immagine scelta dagli animalisti Fvg per il loro contromanifesto della Sagra dei Osei, affisso a Pordenone in via Monterale all’altezza del parcheggio dell’ospedale.
“A Sacile, anche quest’anno, non vi sarà alcuna festa della natura – si legge in una nota degli animalisti – bensì la tragica celebrazione di 742 anni di prigionia”.
Un manifesto, spiegano, “in rappresentanza di tutti gli uccelli che durante la sagra verranno esposti e venduti a Sacile, di tutti coloro cui è stato negato il volo, la libertà e una vita degna di essere considerata tale. Come animali compagni di lotta – con tutti i nostri limiti- e scegliamo di unirci al loro canto”.
Il contromanifesto 2015 si avvale della collaborazione della grafica e illustratrice Giulia Spanghero.
“Per rappresentare il vero volto della Sagra dei osei di Sacile non serve essere un’ attivista per la liberazione animale. Chiunque si dichiari contro ogni forma di schiavitù, dominio e oppressione, senza operare dei distinguo, non potrà che considerarsi un compagno di lotta pronto a dire nosagraosei”, conclude la nota.