PORDENONE – Ecco le prime anticipazioni dal programma della XVIII edizione del festival che si terrà a Cinemazero (Pordenone) dal 2 al 6 aprile: nei film selezionati – tutti in anteprima nazionale – storie intense, attuali, necessarie. Il festival offre uno sguardo attento su contemporaneità, società, diritti, ecologia.
Tra i film in programma:
AN AMERICAN PASTORAL
Di Auberi Edler. Francia, 2024. 118′
Qual è il futuro della democrazia laica negli USA? In una cittadina della Pennsylvania, infuria una battaglia culturale e ideologica sul programma scolastico pubblico, fra libri al bando e controllo esasperato dei contenuti educativi. Un ritratto profondo delle contraddizioni e problematiche alla base della società americana attuale.
Vincitore del “Premio per la miglior regia” – IDFA – Amsterdam, 2024
RULE OF STONE
Di Danae Elon. Canada, Israele 2024. 86′
Un piano preciso, giocato fra bellezza e abuso: tutti gli edifici di Gerusalemme sono rivestiti – per legge – della stessa splendida pietra. Quando la città fu dichiarata capitale dello Stato di Israele, l’obiettivo divenne impedirne la divisione. Architettura e pietra sono le armi principali in questo silenzioso, ma straordinariamente efficace processo di colonizzazione e spoliazione.
PORCELAIN WAR
Di Brendan Bellomo, Slava Leontyev. USA, Ucraina, Australia, 2024. 98’
L’arte sopravvive e rigenera, anche nella distruzione e nel caos della guerra. Dopo la brutale invasione russa dell’Ucraina, tre artisti rinnovano le loro ispirazioni e testimoniano con le loro opere la bellezza, mentre difendono la loro cultura e il loro Paese. Scelgono di non abbandonarlo, testimoniando una intensa storia di resistenza.
Candidato al premio Oscar per il miglior documentario, cinquina finale – 2025
BRIGHT FUTURE
Di Andra MacMasters. Corea del Sud, Romania, 2024. 89’
Una pagina sorprendente della storia della Corea del Nord: il paese oggi più chiuso al mondo nel 1989 riceveva 20.000 visitatori festanti da 167 paesi. Il racconto di un evento internazionale svanito dalla memoria storica: il Festival Mondiale della Gioventù, che accoglieva a Pyongyang persone da tutto il mondo, con l’idea di scoprire culture diverse e superare confini e ideologie.