“Basta alla violenza contro le donne”, mostra di Simon a Trieste

TRIESTE – “Se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso. E forse di più perché ti saranno risparmiate tante umiliazioni, tante servitù, tanti abusi. Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada, non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo, di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza”.

Scrive così Oriana fallaci nella sua “Lettera a un bambino mai nato”. Siamo nel 1975. Ma poco o nulla è cambiato. Anzi, se possibile, le cose sono peggiorate, precipitando.

Per continuare a dire basta alla violenza di genere e tenere alta l’attenzione anche Poste Italiane si impegna su molti fronti.

Da domani, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, infatti, al Palazzo delle Poste di Trieste nel Salone sportelleria, verrà inaugurata alle 10.30, la mostra dal titolo “Basta alla violenza contro le donne”, organizzata da Chiara Simon, curatrice del Museo Postale e telegrafico della Mitteleuropa.

L’esposizione raccoglierà una selezione di fotografie scattate dalla compianta artista triestina Estella Levi, un assortimento di francobolli storici emessi da Poste Italiane a cui si aggiunge l’ultima emissione con annullo speciale e un percorso tematico con il quale si racconta l’origine della simbologia delle scarpette e delle panchine rosse.

In sintesi, la storia delle scarpe rosse arriva dal Messico, a Ciudad Juarez, città tristemente nota per l’elevatissimo numero di femminicidi avvenuti negli ultimi vent’anni.

Per non perdere la memoria e rendere omaggio alle donne vittime di violenza, l’artista messicana Elina Chauvet, nel 2009 ha deciso di posizionare in una piazza della città 33 paia di scarpe femminili tutte rosse.
Da qui il simbolo ha varcato ogni confine diventando il vessillo di una lotta attiva contro ogni violenza di genere.

Accanto alle scarpe rosse, le panchine, che vengono utilizzate per dire “No” alla violenza, e per ricordarci che i maltrattamenti nei confronti delle donne avvengono sistematicamente nei luoghi a loro familiari, nei piccoli e grandi centri.

A questo proposito, immagine della panchina rossa viene ripresa dall’emissione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il senso civico”, dedicato a panchine Rosse, la violenza di genere – il femminicidio.

La vignetta ha come immagine sullo sfondo un parco, una panchina rossa in cui a destra è seduta rannicchiata sulle gambe come chiusa a difesa una donna, mentre a sinistra una giovane donna dipinge, contemporaneamente, la panchina di verde in segno di speranza per il futuro.

L’impegno concreto di Poste Italiane per questa importante giornata si sviluppa con il progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”, in collaborazione con associazioni del terzo settore e centri antiviolenza.

Dieci alloggi del patrimonio di Poste sono stati destinati in comodato d’uso gratuito alle donne, spesso con figli minori, che si trovano in gravi condizioni di difficoltà economiche. Tra gli alloggi è presente anche quello di Padova.

Emanuela De Domenico




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