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sabato , 21 Dicembre 2024

Coronavirus, Riccardi: sostegno a vaccini nelle fabbriche

PORDENONE – Poter contare anche sul sistema produttivo e sindacale per affiancare la Regione nelle operazioni vaccinali anti Covid-19 all’interno delle fabbriche è un’opportunità da cogliere, perfezionandola in funzione alle dosi vaccinali e dei professionisti che potranno essere messi a disposizione”. Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nella riunione congiunta tra Confindustria Friuli Venezia Giulia, Cgil Fvg, Cisl Fvg e Uil Fvg, questa mattina a Pordenone nella sede dell’Unione degli industriali.

Al tavolo hanno preso parte, in rappresentanza di Confindustria Friuli Venezia Giulia, il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, e per le sigle sindacali Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg, Luciano Bordin della segretaria regionale Cisl Fvg, Giacinto Menis, segretario generale Uil Fvg e Flavio Vallan segretario provinciale Cgil che hanno espresso al vicegovernatore la volontà di mettere a disposizione le best practice utilizzate fino ad ora nella gestione della pandemia e della campagna antinfluenzale “ancora più sicuri in fabbrica-vaccinati al lavoro”.

La proposta illustrata vuole mettere a disposizione, sotto la direzione della Regione, le procedure già sperimentate da Confindustria Fvg, con la Croce Rossa del Friuli Venezia Giulia e le cooperative dei medici territoriali, per inoculare i vaccini antinfluenzali ai lavoratori ed estendere il metodo anche alla vaccinazione anti Covid-19.

“Confindustria Fvg – ha detto Agrusti – si propone nel ruolo di affiancamento sotto la direzione della Regione per portare i vaccini anti Covid-19 nelle fabbriche forti dell’esperienza messa in campo sia con la vaccinazione antinfluenzale che con la sorveglianza sanitaria, attivata attraverso i 65.000 tamponi rapidi effettuati nelle aziende grazie al coordinamento degli organismi bilaterali, ovvero l’Organismo paritetico provinciale (Opp) composto da Confindustria e sigle sindacali”.

“L’esperienza che qui viene proposta può essere un modello da seguire – ha indicato Riccardi -; abbiamo molte organizzazioni che possono essere d’aiuto alla sanità pubblica in questo momento, ma è fondamentale ricondurre questo patrimonio di esperienze al coordinamento e alla titolarità delle scelte del sistema sanitario pubblico. Estendere queste iniziative sussidiarie all’azione delle istituzioni regionali è certamente un’opportunità: siamo a favore di qualsiasi azione che consenta la maggior distribuzione possibile del vaccino nel rispetto delle regole e della sicurezza avendo ben a mente la necessità di realizzare queste azioni attraverso un maggior numero dosi di vaccino e di professionisti sanitari”.

Riccardi si è detto favorevole ad ogni iniziativa per contrastare il virus e che possa anche essere parte di una revisione complessiva del sistema “revisione già in atto, con cui si punta a dare risposte ad un bisogno di salute cambiato rispetto al passato”.

Agrusti nel ribadire l’imprescindibilità della sanità pubblica ha confermato di essere a fianco della Regione e ha proposto l’istituzione di una ‘task force’ costituita dalla Regione, dalle parti sindacali e datoriali con la Cri Fvg e le cooperative dei medici di base attive sul territorio per un raccordo delle iniziative vaccinali così “da essere già pronti a partire nel momento in cui ci saranno le condizioni per poterlo farlo”.

Inoltre, nel raccogliere quanto già indicato dalle organizzazioni sindacali, è stato chiesto di valorizzare il ruolo degli organismi paritetici (Opp) e dei rappresentanti territoriali dei lavoratori (Rlst) a supporto delle prossime iniziative di prevenzione territoriale.

Il vicegovernatore, nel fare il quadro sulla situazione epidemiologica, ha evidenziato la flessione del contagio, visibile dal decremento dei ricoveri nei reparti ospedalieri ordinari con un indicatore di contagio al di sotto del 10% e ribadito come l’unico strumento di contrasto al virus rimanga il vaccino.

“Stiamo concludendo la prima fase con un’adesione del 90% fra sanitari, socio sanitari e case di riposo, nelle quali abbiamo immunizzato l’85% degli ospiti ma il nodo – ha rimarcato Riccardi – è la limitata disponibilità di vaccini”.

Durante la riunione l’esponente della Giunta Fedriga ha anche fornito un dato sul primo giorno di prenotazione vaccinale per gli over 80 che alle 10 della mattina ha raggiunto oggi 6200 prenotazioni.

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