Dopo il fallimento, la ricerca di una nuova rinascita per il Pordenone calcio

AAA cordata di imprenditori friulani cercasi: il Pordenone calcio è ufficialmente in fallimento (dall’ottobre 2023) e ufficialmente alla ricerca di un nuovo “patron”, dopo il definitivo abbandono di Mauro Lovisa.

L’imprenditore friulano, il 30 ottobre scorso, ha ritirato la richiesta di concordato in continuità, deluso e amareggiato per le voci (e le scritte) che circolavano in città che, addossando a lui la completa responsabilità del fallimento della squadra cittadina, ne chiedevano l’immediato allontanamento.

Una cordata per ripartire dalla Promozione

Negli ultimi quattro mesi, qualcosa si è mosso, come provato dall’interesse mostrato dall’imprenditore Sergio Zaia. Ma non è sufficiente! La curatela fallimentare cui è sottoposta la squadra neroverde prevede, infatti, che a prendere in mano la squadra non possano essere né un privato, né un gruppo, ma esclusivamente una cordata o una società!

Da qui, il passaparola tra gli imprenditori friulani e triveneti per tentare l’impresa disperata di riportare gli undici “ramarri” a scendere nuovamente in campo a partire dalla stagione 2024 – 2025. L’obiettivo principale è quello di giocare, ma allo stesso tempo si vuole evitare nel modo più assoluto di dover ripartire dal campionato di Terza categoria: se la serie D è sicuramente irraggiungibile, si punta all’Eccellenza o più probabilmente alla Promozione.

A quasi quattro mesi dalla dichiarazione di fallimento, con una cifra dovuta all’Agenzia delle Entrate stimata in circa 11 milioni di Euro, non sembra esserci ancora una soluzione economica solida: persino il settore giovanile, che Lovisa aveva iscritto al campionato a tempo debito, ha smesso di allenarsi e giocare, segno inequivocabile del declino del calcio in città!

Parallelamente alla ricerca di imprenditori che vogliano mettersi in gioco con una cordata per l’acquisto di marchio e società calcistica pordenonese, ricerca portata avanti dal noto imprenditore e tifoso Giampaolo Zanotel, sul piano più prettamente sportivo sono stati presi contatti con la squadra del Fontanafredda: l’idea è quella di unire almeno i settori giovanili delle due società. Ma tutto resta ancora da vedere, anche perché i giallorosso l’anno prossimo festeggeranno i 100 anni dalla fondazione e non vedono di buon occhio una perdita di identità, soprattutto in mancanza di solide garanzie economiche.

Il Pordenone Calcio e il Comune

Infine, c’è la questione legata al Comune di Pordenone: l’ente vorrebbe acquisire il titolo sportivo, ma anche qui vi sono delle difficoltà, considerato che titolo e società non sarebbero separabili e rientrano entrambi nella procedura di liquidazione giudiziale in favore dei creditori.

Addirittura, il Comune dovrà al più presto sciogliere un nodo fondamentale: la proprietà del centro sportivo De Marchi.

Inaugurato una quindicina di anni fa, era in gestione al Pordenone calcio fino al fallimento della società stessa. Ora, però, il Comune deve dimostrare di fronte al giudice fallimentare, “carte alla mano”, di essere il proprietario del centro: paradossi burocratici all’italiana che vanno a complicare una situazione di per sé non semplice.

Ex ramarri in Serie A: quando il destino del Pordenone si mischia a quello delle big

Eppure, se il Pordenone sta vivendo un momento davvero difficile, non va dimenticato che diversi  giocatori che sono passati dall’Ottavio Bottecchia – De Marchi vestendo la maglia neroverde, hanno saputo fare tesoro dell’esperienza sul campo, al punto da essere convocati da squadre che militano in serie A. Al momento attuale, sono almeno sei gli ex del Pordenone che giocano nella massima serie del campionato italiano e su cui gli appassionati di scommesse possono puntare nei bookmakers con depositi da 5€.

A centrocampo e in attacco con il Pordenone

Michael Folorunsho (classe 1998), è un centrocampista di origini nigeriane di proprietà del Napoli, che attualmente veste la maglia gialloblu dell’Hellas Verona. Acquistato per un milione di euro dal Napoli, passa in prestito annuale al Bari (serie C) e alla Reggina (Serie B), segnando la sua prima rete con gli amaranto proprio al Pordenone. Nell’agosto del 2021 viene ceduto in prestito ai neroverdi e segna subito la sua prima rete (in un match di Coppa Italia). Nei sei mesi con il Pordenone, colleziona 17 presenze e 3 reti.

Nicolò Cambiaghi (classe 2000) è un attaccante di proprietà dell’Atalanta, che, dopo una stagione in prestito alla Reggiana, viene ceduto a titolo temporaneo al Pordenone. È il luglio del 2021 e, nonostante per i neroverdi sia un campionato da dimenticare (retrocessione da ultimi in classifica), Cambiaghi dimostra tutto il suo valore in campo: viene ritenuto una delle rilevazioni della stagione nel campionato cadetto, anche grazie a 7 reti in 36 presenze.

Tommaso Pobega (classe 1999) è un centrocampista del Milan. Se dal 2022 fa parte della squadra rossonera a pieno titolo, nelle quattro stagioni precedenti è stato prestato rispettivamente alla Ternana, al Pordenone, allo Spezia (Serie A) e al Torino (serie A). Quando arriva al Pordenone nel luglio 2019, i ramarri sono neo promossi in serie B: Pobega gioca 34 partite, segna 6 reti e fornisce 4 assist decisivi.

Patrick Ciurria (classe 1995) è un’ala destra molto versatile che può fare anche da punta centrale. Dal Pordenone calcio viene acquistato nel 2017 e vi resta per ben quattro stagioni: dal 2017 al 2019 in serie C e dal 2019 al 2021 in serie B. I fedelissimi tifosi dei ramarri si ricordano senz’altro di Patrick, che ha segnato 23 reti in 149 presenze.

Tra i pali del Pordenone

Oggi, Ciurria veste la maglia del Monza, così come Michele Di Gregorio (classe 1997), per due anni premiato con il titolo di miglior portiere del Girone A di Lega Pro (rispettivamente con il Renate e il Novara). Quando viene ceduto in “prestito secco” al Pordenone (luglio 2019), il suo cartellino è dell’Inter, nelle cui giovanili è cresciuto. Con i ramarri  fa il suo debutto in serie B e contribuisce alla positiva stagione dei friulani, conclusa col quarto posto in classifica.

Dopo Di Gregorio, un altro portiere del Pordenone milita ora nella massima serie del calcio italiano: Samuel Perisan, classe 1997, oggi è tra i pali dell’Empoli, ma è originario di San Vito al Tagliamento. Arriva a Pordenone nel 2020 e vi resta per due campionati, tutti giocati in serie B. Sin da subito titolare, il suo arrivo tra i ramarri rientra nel progetto della dirigenza di portare a Pordenone giocatori legati al territorio; non è un caso se in campo con lui ci sono stati altri friulani, come Magnino, Passador, Secli e Banse.

Perisan, che concluderà la sua ultima stagione al Pordenone con 13 partite su 35 senza prendere nemmeno un goal, segnerà un record personale e di squadra: la sua porta rimane inviolata per 276 minuti.

 




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