Giornata mondiale Fiere, Longarone porta storia Mig
LONGARONE (BL) – Dopo il successo delle prime due edizioni, che hanno coinvolto migliaia di professionisti del settore di oltre 75 Paesi, il 6 giugno i riflettori si sono accesi sul settore fieristico con la Giornata Mondiale delle Fiere – nata nel 2016 per iniziativa di UFI – The Global Association for the Exhibition Industry – e diventata l’appuntamento annuale di riferimento per il settore a livello globale.
Per questo importante appuntamento internazionale e pervalorizzare le nostre fiere quale strumento di crescita per l’economia e l’occupazione, oltreché luogo di incontro e confronto, AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane ha messo a punto un programma di attività particolarmente articolato, culminato con un grande evento a Roma dal titolo “La Forza delle Fiere Italiane”, che ha animato l’intera giornata del 6 giugno ospiti nello straordinario contesto della Sala del Tempio di Adriano.
Proprio qui, nella tavola rotonda sulla creatività e il talento, ossia la presentazione dei talenti e delle manifestazioni che li esprimono, Longarone Fiere Dolomiti ha voluto portare da una parte la storia dei gelatieri che ne hanno determinato la nascita e dall’altra un case history che in assoluto esprime al meglio quanto le iniziative messe in campo dalle fiere possano essere d’aiuto ai giovani nel crearsi una professionalità che li supporti nel futuro.
Da prima quindi l’intervento del Presidente della MIG, Fausto Bortolot che ha raccontato come “dalle vallate delle Dolomiti bellunesi, intorno alla metà del 1800 ebbe inizio l’emigrazione di quei gelatieri che hanno avuto l’indiscusso merito di intraprendere, sviluppare e far conoscere il “dolce freddo” in molte città italiane, nel Paesi del centro Europa ed anche oltre Oceano.
Una vera e propria epopea piena di difficoltà in terra straniera, ma la capacita e la fantasia di questa caparbia gente di montagna hanno saputo avere la meglio, come nel 1894, quando le autorità di Vienna negarono la licenza per il commercio ambulante ai gelatieri Zoldani e Cadorini per evitare che essi soffocassero, con la loro concorrenza, i venditori di dolciumi austriaci.
Nacque allora l’idea di affittare dei piccoli locali, di arredarli con panche e lampade a petrolio dando così vita alle prime gelaterie. E al termine della stagione di lavoro trascorsa nelle gelaterie in Germania, Austria, Olanda e in altri Paesi europei, nel periodo invernale, facevano ritorno alle loro case.
Era un momento di scambio e di confronto che portò nel dicembre 1959 a Longarone, alla prima edizione della “Mostra del Gelato”, iniziata con modestia per volontà di gente del luogo… Le cronache raccontano di migliaia di visitatori e di un convegno tecnico di notevole livello, al quale presenziarono esperti italiani e tedeschi a sottolineare, fin dalle prime edizioni, il forte collegamento con la Germania dove la maggior parte dei gelatieri locali aveva aperto la propria attività…
La Mostra Internazionale del Gelato Artigianale è andata negli anni ad assumere un ruolo sempre più importante, divenendo un qualificato punto di incontro per il mondo del gelato internazionale, riferimento fondamentale non solo per i gelatieri dell’area storica della Valle di Zoldo e del Cadore.
Infatti si sono rivelate ancora una volta determinanti la storia e la naturale vocazione di MIG di rappresentare il momento catalizzatore nel rapporto fra il gelatiere artigiano e le aziende del settore, il luogo di incontro ideale per confrontare esperienze e verificare nuove potenzialità.
Un peso importante hanno anche avuto i forti legami mantenuti con i gelatieri e le loro associazioni come Uniteis, Ital e Agia (gli organismi associativi dei gelatieri italiani rispettivamente di Germania, Olanda e Austria) che riconoscono nella MIG la loro “Casa” naturale, e tanto da fare di Longarone Fiere la sede di Artglace, la Confederazione europea dei gelatieri artigiani…”.
A seguire invece l’intervento della testimonial, Maestra gelatiere siciliana e collaboratrice del Concorso nazionale “Carlo Pozzi – l’arte del gelato in passerella”, Giovanna Musumeci che ha voluto sottolineare come fosse “un onore parlare di Carlo Pozzi e del Concorso che la MIG – Mostra Internazionale del Gelato Artigianale – di Longarone ha voluto intitolare a questo grande Maestro di Gelateria. Non un semplice gelatiere.
Un Maestro e un formatore a tutto tondo. Non solo mestiere… non solo numeri e ricette… Carlo Pozzi formava alla vita del Gelatiere, diffondeva conoscenza e cultura del gelato in Italia e nel Mondo, non solo con corsi rivolti a professionisti, ma anche e soprattutto ai giovani che si affacciavano a questo lavoro, anche nelle carceri e nei centri di recupero, credendo fortemente che il gelato potesse essere una buona chance per ripartire dopo un errore, dopo un periodo buio o una caduta.
Con la sua straordinaria empatia Carlo Pozzi ha “nutrito” generazioni di gelatieri e questo Premio ricalca la sua figura e la sua “missione” perfettamente. Carlo Pozzi ti faceva innamorare del gelato e ti accompagnava nella tua crescita professionale. Ed il Premio Carlo Pozzi è questo. Un concorso riservato agli allievi delle scuole alberghiere che assegna all’Istituto vincitore un mantecatore, una macchina professionale per fare il gelato, mettendo a disposizione dei giovani una opportunità di crescita in più…
E mi piaceva parlare con lui: trasmetteva passione e professionalità, trasmetteva in maniera molto semplice il suo amore verso la gelateria, il rispetto del lavoro e della figura professionale del Gelatiere e rimproverava, qualora qualche comportamento o atteggiamento non fosse consono a quella che lui riteneva la figura del gelatiere: tuonava contro quelli che indossavano giacche colorate “Bianca! La giacca del gelatiere è bianca, linda e pulita.
Il nero lasciatelo ai becchini”… Questo insegnava Carlo Pozzi nella vita e questo trasmette il Premio intitolato alla sua memoria da Longarone Fiere. Dotare un istituto alberghiero di un mantecatore è solo l’aspetto più evidente del Premio Pozzi, aspetto non trascurabile se teniamo conto che i continui tagli all’istruzione e le spese necessarie per attrezzare un laboratorio di gelateria consentono a pochi istituti di intraprendere percorsi mirati…”.
Quest’anno ad aggiudicarsi il Premio del Concorso “Carlo Pozzi”, per la seconda volta consecutiva, è stato l’Istituto alberghiero “A. Beltrame” di Vittorio Veneto – TV nella finale tenutasi il 6 dicembre scorso alla MIG di Longarone, dopo aver superato le selezioni regionali che anno visto quasi 50 istituti di tutta Italia confrontarsi nella preparazione del gelato al piatto.
E dopo aver vinto quindi il mantecatore professionale della Telme Spa nel 2016, sabato 5 maggio scorso ha ricevuto anche un prestigioso CoolBox della IFI a vaschette, che gli permetterà di servire il gelato preparato dagli allievi nelle numerose iniziative pubbliche e di sala a cui partecipa o organizza durante tutto l’anno. Inoltre in occasione della consegna presso l’Istituto, è stato possibile degustare il gelato preparato dagli alunni, frutto di un anno intenso di formazione impossibile senza il nuovo mantecatore e che, non solo ha portato ad un programma di insegnamento costante nella produzione di gelato artigianale, ma ha portato anche gli studenti in gelateria con i programmi di alternanza scuola lavoro.