Il crowdfunding come risposta a molte richieste

Se non avete mai sentito parlare di Crowdfunding, è decisamente il momento di rimediare, perché grazie a questa innovativa (anche se ormai sono anni che imperversa!) pratica, molte idee di business e non solo, possono vedere la luce. Nelle prossime righe cercheremo di capire il principio basilare che regola questi scambi, una sorta di “crowdfunding come funziona“, ma in poche parole, cercando di riportarvi il succo del principio per poi invitarvi a scoprirne di più su alcuni siti specializzati come Financer.com Italia.
Dunque, iniziamo: di cosa parliamo quando parliamo di crowdfunding?

DI COSA SI TRATTA
Parlare di crowdfunding non è altro che parlare di una raccolta fondi dal basso per i più disparati motivi: l’avvio di una star-up, la pubblicazione di un nuovo disco (questa modalità, infatti, è nata proprio in ambito musicale!), mettere in pratica una qualsiasi idea che, per sua natura, potrebbe non essere sovvenzionata in altro modo.

Certo, qualora avessimo noi bisogno di denaro per avviare un progetto, potremmo adottare questa tecnica, ma molto utile potrebbe essere anche trovarsi dall’altra parte della barricata, per così dire: per alcuni progetti, infatti, la ricompensa per aver partecipato a questa raccolta fondi potrebbe essere una quota del progetto stesso.
Oltre a rendere gli investimenti potenzialmente differenziati all’infinito, ecco che potremmo avere accesso a una parte di un progetto nel quale davvero crediamo in modo forte.

Non solo, però: in campo di investimenti, certo, quella appena descritta è la modalità migliore per utilizzate questo crowdfunding, ma esistono anche dei progetti, artistici, ad esempio, come già scritto, che vedono regalare il prodotto finale a chi ha creduto nel progetto stesso, oppure uno sconto per il suo acquisto o, ancora, un pacchetto speciale di gadgetistica dedicato a chi investe.

Non dimentichiamo che, nel caso di molti artisti, questi “pacchetti speciali” potranno valere molto, in futuro, almeno in ambito di collezionismo.

Oltre a questo, delle startup possono racimolare in questo modo il denaro per mettere sul mercato un qualche prototipo bizzarro che altrimenti non vedrebbe mai la luce, come una macchina da scrivere con schermo LCD, o chissà che altro. I progetti possono essere tra i più bizzarri, ovviamente, ma starà a noi cercare di capire quali tra questi potrebbero vedere la luce e quali sono solo sogni campati per aria, investimenti senza né arte né parte.

Speriamo di avervi dato qualche spiegazione che possa fare di voi i nuovi mecenati di arti, cultura e di piccole idee geniali nel mondo del business: ecco di cosa parliamo, di mecenatismo dal basso.
Ovviamente, date molta attenzione al “ritorno” del vostro investimento, solitamente molto chiaramente dichiarato nella spiegazione del progetto.

Qualora invece vi sentiate di cuore generoso, sappiate che ci sono moltissimi crowdfunding a scopo puramente filantropico, in grado di darvi un riconoscimento che non si basa sul ritorno monetario o, più generalmente, fisico, ma su un ritorno più etico, talvolta addirittura spirituale.

Sia come sia la vostra intenzione, vi esortiamo a tenere d’occhio questo fiorente mercato degli investimenti dal basso, perché molte idee geniali hanno visto la luce proprio in questo modo e voi, un domani, potreste farne parte!




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