Il nuovo Governo e la risposta dei mercati

Due temi strettamente connessi e legati a doppio filo sebbene, ad un occhio profano e non avvezzo a certe dinamiche, un collegamento tra questi due argomenti non sarebbe poi così semplice da trovare.

Capita spesso di leggere notizie riferite a scossoni o comunque saliscendi di varia natura sui mercati finanziari a seguito di accadimenti politici piuttosto importanti. È un qualcosa di noto e che esiste da sempre, niente di cui scandalizzarsi tantomeno un qualcosa riferito solo all’Italia.

Perché se si volesse fare un esempio di questa dinamica proprio dal nostro paese si dovrebbe partire narrando quanto sta accadendo in questo momento storico: ovvero, un Governo appena messo in piedi dopo 90 giorni di buio e timori vari nei quali i mercati hanno più volte lanciato messaggi evidenti di disagio e pericolo.

Una finestra temporale piuttosto lunga durante la quale si è tornati a parlare di spread, quel temine tanto inviso ai normali cittadini e in virtù del quale in passato si era assistito ad un cambio di Governo nel nostro paese (il noto Governo tecnico di Mario Monti nel 2011).

Ebbene queste sono dinamiche che devono essere conosciute a tutti coloro che vogliono investire su un asset finanziario, qualunque esso sia.

Prendiamo ad esempio gli investimenti in Borsa: chi opera sui mercati azionari è ben conscio del rischio cui si va incontro quando si procede a portare a termine operazioni proprio in periodi a cavalli di cambiamenti epocali e notizie di attualità di un certo peso.

È quanto si è registrato nelle ultime settimane nel nostro paese, dove le borse hanno spesso e volentieri dato segnali di insofferenza proprio in concomitanza con i picchi più alti della crisi di Governo.

Termini come caos politico, crisi istituzionale e compagnia bella la hanno fatto da padroni per gran parte della primavera e gli occhi dei mercati finanziari di mezzo mondo hanno mantenuto un costante focus acceso sul Quirinale e su ogni singola azione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Una situazione che si è andata parzialmente a risollevare dopo che il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte ha ottenuto al fiducia dai due rami del Parlamento. Una contingenza che comunque non ha fatto scendere di molto lo spread, rimasti su livelli intorno ai 250 punti.

Questo perché, secondo g li analisti, scongiurata la paura di una crisi di Governo ora i mercati si interrogano su quello che potrebbe essere il programma del nuovo esecutivo. Il tutto ancora una volta a dimostrazione di come mercati e attività politica siano strettamente interconnessi.




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