Il sistema Alto Adriatico e le rivoluzioni digitale, demografica ed energetica

ANCONA – «Il Sistema Alto Adriatico, assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, che condivide e sostiene le nostre progettualità anche dal punto di vista finanziario, ha creato un network di eccellenza capace di interfacciarsi ed agire in sincronia per offrire alle imprese e al territorio quanto necessario ad affrontare le tre rivoluzioni in atto: demografica, digitale ed energetica»: lo ha detto ad Ancona il Direttore Generale di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano Ciarrocchi, intervenendo al panel dal titolo La Blue Economy nell’area della Macroregione Adriatica svoltosi nell’ambito del convegno organizzato da FAIC (Forum of Adriatic and Ionian Cities) per mettere a fuoco le tematiche della cooperazione Adriatico Ionica, della Strategia Eusair e, appunto, della Blue Economy (nella foto).

«Affrontiamo le sfide imposte dalla transizione digitale – ha proseguito Ciarrocchi – forti delle competenze della LEF, del Polo Tecnologico Alto Adriatico e Area Science Park.

Il progetto Ghana, inaugurato lo scorso aprile alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e oggi pienamente operativo, è la nostra risposta alle conseguenze che la crisi demografica sta provocando anche nel reperimento di manodopera specializzata di cui le nostre imprese hanno estrema necessità.

Sul versante energetico – ha detto ancora Ciarrocchi ribadendo l’interesse di CAA per il nucleare – ci sostiene l’allargamento delle competenze di Mare FVG all’idrogeno, quindi al progetto Idrogen Valley ma non solo: essa favorirà, è il nostro auspicio, l’allineamento tra naval meccanica e nautica con aerospazio e subacqueo».

Anello fondamentale di questa catena, infine, sono le eccellenze formative: «Gli ITS Alto Adriatico per preparare i giovani ad affrontare la sfida della digitalizzazione – ha concluso Ciarrocchi – e Formindustria per quanto concerne, anche sul versante della sicurezza, le nostre imprese».




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