Il successo degli eSport passa da Twitch, e viceversa

Gli ultimi anni sono stati forieri di enormi cambiamenti e si è consumata una rivoluzione che ha colpito ogni ambito della nostra società. Il merito di questi cambiamenti è sicuramente attribuibile agli sviluppi compiuti nel campo della tecnologia, che sono stati maggiori di quelli dei 50 anni precedenti. Tra i comparti che hanno risentito più favorevolmente della rivoluzione tecnologica c’è sicuramente quello dei videogame e degli eSport, e oggi cercheremo di capire quali sono le ragioni di questo boom.

Sport ed eSport: un matrimonio che s’ha da fare
Negli ultimi anni dagli addetti ai lavori e dagli appassionati è stata coniata la parola eSport, dove per eSport si intendono tutti quei giochi che richiedono un’attività psico-fisica a livello agonistico e che vengono praticati per mezzo di device mobili o fissi, sia da remoto che online. La crescita degli eSport è stata enorme e i numeri fatti registrare da questo settore lasciano senza parole.

Ciò che, però, impressiona ancor di più è che ormai i videogame vengono utilizzati come strumento di marketing per attirare utenti in altri campi come, ad esempio, quello sportivo. Per meglio intenderci, come dichiarato più volte dai vertici del calcio italiano e internazionale, le nuove generazioni nutrono sempre meno interesse nei confronti del calcio e così le società hanno deciso di investire negli eSport per rendere il proprio prodotto appetibile anche per i più giovani. A chi non è in questo mondo potrebbe apparire una mossa disperata o senza senso, ma la realtà è che oggi gli eSport hanno assunto all’interno della cultura giovanile una posizione dominante addirittura rispetto agli sport tradizionali e che, pertanto, vengono utilizzati per attirare potenziali utenti e consumatori.

Il merito è anche e soprattutto di piattaforme come Twitch che sono specializzate nel live streaming e che ogni giorno sono frequentate da milioni di persone, vedendo crescere in maniera esponenziale i propri utenti. Twitch non offre solo trasmissioni in streaming di videogame, ma ormai si sta attestando come punto di riferimento per le nuove generazioni anche grazie a trasmissione sportive come ad la Bobo TV o i vari podcast che ogni giorni vanno in scena sulla piattaforma statunitense.

Il poker viaggia su Twitch
Anche eSport come il poker hanno risentito favorevolmente dell’avvento di Twitch, con decine di tornei trasmessi online settimanalmente. Sono sempre di più i giocatori professionisti che hanno scelto di aprire il proprio canale di riproduzione in streaming e di trasmettere quotidianamente o settimanalmente le proprie partite. Rispetto ai primi anni 2000 quando il poker ebbe un boom a livello mondiale grazie alle emittenti televisive tradizionali che si servono del digitale e del satellitare, ora il poker sta vivendo un nuovo periodo di forte espansione grazie soprattutto a piattaforme come Twitch e YouTube che rispetto alle emittenti classiche consentono agli utenti la possibilità di seguire le partite e i tornei anche da device mobile e in ogni momento della giornata, anche quando sono fuori casa. La singolarità di Twitch e di queste altre piattaforme di streaming è che con esse è cambiato il modo stesso di intendere l’intrattenimento che, da passivo, è diventato attivo.

Per meglio intenderci, mentre le emittenti tradizionali come la RAI o Sky consentono all’utente di intrattenersi guardando una trasmissione condotta da professionisti, Twitch consente a chiunque di diventare il “conduttore” della propria trasmissione, cambiando così radicalmente il concetto di intrattenimento. Probabilmente proprio questo rapporto diretto e senza intermediazioni tra l’utente finale e il gestore del canale è uno dei principali segreti del successo di Twitch che ormai è diventato un competitor di un colosso come YouTube.

I progressi compiuti nel campo della tecnologia negli ultimi anni hanno fatto sì che il mondo degli eSport vivesse boom, e la sensazione è che questo sia solo l’inizio di un periodo che ci riserverà più di una sorpresa. Per comprendere la portata del fenomeno appare doveroso sottolineare che solo in Italia si calcola che almeno due milioni di persone abbiano seguito nell’ultimo anno una competizione di un esport: numeri del tutto paragonabili a quelli fatti registrare da sport come il calcio e il tennis.




Condividi