Savio: Tomasello (Pd), fari accesi su seconda metà dell’anno

PORDENONE – “Bisogna tenere i fari accesi sugli sviluppi e in particolare sulle attese per i carichi di lavoro per la seconda parte dell’anno. Il ministro Ciriani si faccia carico di favorire un confronto con la proprietà belga anche in questa fase negativa. Solo un anno fa l’azienda aveva presentato al ministro Ciriani progetti industriali e annunciato investimenti per circa 27 milioni di euro nello stabilimento di Pordenone.

Con queste risorse la proprietà si è impegnata a dare una speranza di futuro all’azienda, che però continua ad accusare rallentamenti di produzione e di ore lavorate”. Lo chiede il segretario provinciale del Pd di Pordenone Fausto Tomasello, rilevando l’accentuarsi delle preoccupazioni per il futuro della storica azienda produttrice di macchine tessili.

“La congiuntura mondiale non è favorevole per le produzioni del tessile ma proprio per questo – spiega Tomasello – occorre studiare per tempo strategie difensive per i settori più deboli, che non siano il taglio di lavoratori o penalizzazioni salariali. Con i primi segnali di crisi bisognava che il ministro tornasse in Savio e altrettanto facessero Fedriga e Bini. C’è da preoccuparsi di Savio, di Electrolux, del settore del mobile, dell’automotive e del suo indotto – conclude il segretario – oltre alla carenza asfissiante di manodopera”.




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