La crescita dei casinò online

Oggi siamo abituati a considerare come la normalità il gioco nella sua variante online, ma fino a pochi decenni non era affatto così. Il mondo è completamente cambiato negli ultimi trent’anni grazie alla rivoluzione digitale e così ha fatto anche il settore del gambling.

Basti pensare che il primo casinò online è nato solo nel 1994: si trattava del sito “The Gaming Club”, che può essere considerato a tutti gli effetti il precursore dei moderni casinò virtuali. Negli anni ’90 la rete Internet era ancora poco diffusa tra la popolazione, dato che la tecnologia che stava alla base del World Wide Web era stata creata appena tre anni prima, nel 1991.

Per vedere l’introduzione ufficiale dei casinò online nel nostro Paese bisognerà però aspettare ben 17 anni. È infatti nel 2011, con il cosiddetto “Decreto di Ferragosto” approvato dall’allora governo Berlusconi, che viene liberalizzato il gioco online, anche se inizialmente limitato solo ai giochi da tavolo e alle lotterie.

Da allora, la crescita del settore è stata continua e non accenna a diminuire, anzi – come tutte le attività online – è aumentata a seguito delle restrizioni legate ai vari lockdown del 2020. In questo articolo analizzeremo l’espansione del comparto, con particolare riferimento agli ultimi anni.

Cosa si intende per gioco regolamentato
Ovviamente, quando si fa riferimento al gambling online in Italia ci si riferisce esclusivamente a quello legale come poker online, roulette e slot con licenza ufficiale. Ma cosa si intende esattamente per gioco autorizzato e in cosa si differenzia dal gioco illegale?

Come previsto dalla legge, in Italia l’intero settore è regolamentato da un organo indipendente che ha il ruolo di verificare i requisiti di un operatore di gioco online che vuole entrare nel mercato. Questo organo è rappresentato dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, in sigla AMD, che ha preso il posto della precedente Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) con il decreto legge 27 giugno 2012 n. 87 (convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135).
L’ADM effettua una rigorosa verifica degli adempimenti a cui sono tenuti i concessionari del settore del gioco sia per l’ottenimento della regolare licenza sia per il mantenimento dei requisiti necessari nel corso del tempo.

Ma non solo, l’Agenzia esercita anche un ruolo di contrasto al gioco illegale, con il monitoraggio del Web italiano e la eventuale chiusura delle piattaforme illegali (di solito sono decine ogni anno). Ovviamente l’azione di contrasto non è limitata al web, ma riguarda anche le sale da gioco “fisiche” come, ad esempio, le sale slot che non ottemperano ai requisiti imposti dalla legge.

Il gioco illegale – cioè quello che avviene su piattaforme che non hanno ottenuto la licenza in Italia – è una piaga che sottrae al gioco legale molte risorse e che mette a rischio la sicurezza degli utenti, i quali sono esposti al rischio di truffe (come il mancato pagamento delle vincite) o al furto dei dati personali e di pagamento. Purtroppo, secondo quanto riportato recentemente dall’attuale direttore generale dell’ADM, Marcello Minenna, il gioco illegale in Italia vale tra i 10 ed i 15 miliardi di euro.

Il boom del gioco online
Come accennato in precedenza, i numeri del gambling sono stati in crescita fin dall’apertura del settore. Basti pensare che solo un anno dopo l’introduzione del gioco online in Italia il fatturato è aumentato di ben il 100%, cioè raddoppiato.

Il trend di crescita è continuato fino al 2019, anno nel quale il volume giocato complessivamente in Italia ha raggiunto i 110,54 miliardi di euro, in crescita del 3,5% sull’anno precedente, in base alle rilevazioni contenuti dall’autorevole “Libro Blu” redatto dall’ADM. Questi numeri, se rapportati alla popolazione (maggiorenne) restituiscono un valore pro capite di raccolta pari a ben 2.180 euro.

Nel quinquennio 2015-2019 la raccolta è aumentata di oltre il 25%, ma il dato più significativo è l’incidenza del gioco online: nel 2019 sono stati giocati 36,4 miliardi di euro pari ad un +16% rispetto all’anno precedente.

Dopo il difficile periodo di chiusure forzate del 2020, in generale si è assistito ad una contrazione del volume di gioco nelle sale fisiche, a cui però è corrisposto una vertiginosa crescita del gioco online, che è aumentato del 35,25% rispetto al 2019.

Nel 2021 i numeri complessivi sono ritornati ai livelli del 2019, come confermato dalla stessa ADM nel relativo bilancio di esercizio. Il volume delle giocate è stato di 110,88 miliardi di euro con un incremento del 25,5% sull’anno precedente. I dati confermano il notevole incremento del gioco a distanza, che attualmente è superiore ai livelli del 2019 sia dal punto di vista della raccolta, che delle vincite che della spesa.

Il poker online guida la crescita in tutto il mondo
Quando si parla di gambling online si fa riferimento ai diversi giochi disponibili nei casinò, ma non tutti hanno avuto nel tempo lo stesso successo. Tra slot, roulette, scommesse, blackjack e poker è proprio quest’ultimo ad aver visto la maggiore crescita in Italia come nel resto del mondo.

A partire dai primi anni Duemila, infatti, è scoppiato il fenomeno del poker, grazie anche al successo dei tornei dal vivo (come, ad esempio, le World Series of Poker) che iniziavano ad essere trasmessi in televisione con ottimi riscontri da parte del pubblico. La variante di poker più utilizzata è il Texas Hold’em, che oggi è di fatto la più diffusa e giocata anche in Italia.

Nell’ultimo decennio il poker online ha sicuramente trascinato la crescita dell’intero settore del gioco online ed è ormai un classico irrinunciabile per qualsiasi utente dei casinò online. Sarà così anche in futuro?




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