Mercati finanziari: cosa aspettarsi dalle borse dell’eurozona nei prossimi mesi?

Il nuovo anno sui mercati finanziari è iniziato con il problema inflazione ancora più stringente rispetto ai mesi scorsi, ma se la FED, per bocca del Governatore Jerome Powell, ha messo in chiaro fin da subito le prossime mosse della Banca Centrale, inerenti un deciso intervento sulla curva dei tassi, in Europa l’approccio al problema da parte del Board della BCE è molto più morbido.

Il fenomeno in questione nell’Eurozona è meno forte rispetto a ciò che emerge dai dati osservati nell’economia statunitense, per questo motivo l’orientamento propende per un mantenimento nullo del costo del denaro, volto a non strozzare la debole ripresa ancora in corso. Nonostante ciò le borse continuano a mostrare evidenti segni di nervosismo e l’idea, che sta maturando la maggior parte degli analisti, coincide con uno scenario caratterizzato da un’elevata volatilità anche per i prossimi mesi.
Costruire una strategia di breve termine

Sulla base di queste considerazioni, portali specializzati, come ad esempio GuidaTradingOnline, hanno iniziato a far propria l’idea che gran parte del 2022 richiederà l’adozione di strategie che tengano conto sia fattore timing che del fattore diversificazione.

Difatti, per la maggior parte degli addetti ai lavori, come già accaduto nelle prime battute dell’anno le fasi di risk off potrebbero riguardare asset class solitamente inversamente correlate, ad esempio il comparto obbligazionario e quello azionario.

Naturalmente, per attuare un approccio operativo di breve termine, è necessaria una specifica formazione, quanto una strumentazione idonea alla tipologia di negoziazione.

Per intraprendere un percorso didattico, si può attingere dalle numerose risorse gratuite disponibili in rete: corsi, video tutorial sono solo alcune fra le molteplici opzioni a disposizione di chi inizia a muovere i primi passi nel mondo dei mercati finanziari.

Inoltre nel panorama degli intermediari attivi in questo settore è possibile trovare diverse società che, all’interno della gamma dei propri servizi, mettono a disposizione degli iscritti spazi riservati alla formazione, affinché gli investitori, oltre a poter fruire di tutti la strumentazione del caso, possano interfacciarsi con i vari asset avendo quantomeno delle conoscenze di base.

I broker, in particolare, permettono di cimentarsi con il trading online a condizioni decisamente vantaggiose, sia per la qualità della tecnologia attraverso cui disporre le operazioni sia per i bassi costi commissionali.
Operare in borsa con i broker online

La sottoscrizione di un conto, a catalogo degli intermediari appartenenti a questa categoria, non prevede spese di apertura e di mantenimento, senza considerare che persino il rilascio della piattaforma di trading è gratis.

Inoltre il TOL può essere utilizzato con fondi virtuali in modalità demo, per imparare ad adoperare tutte le sue funzionalità e per testare eventuali strategie, prima di attuarle in real mode con i risparmi personali.

La varietà di sottostanti disponibili alla compravendita presso i broker online è molto ampia: infatti, attraverso la negoziazione dei Contratti per Differenza, si possono replicare i prezzi di indici, azioni, finacial benchmark, materie prime e asset digitali; a tutto ciò si aggiunge il forex, il mercato delle coppie di valute.

La caratteristica più interessante nell’uso dei CFD è rappresentata comunque dalla possibilità di fruire sia dello short selling sia della leva finanziaria, due funzionalità, come si evince dai tutorial di GuidaTradingOnline, indispensabili per la messa in atto di strategie di breve termine: se la vendita allo scoperto, infatti, consente di estrarre valore dal deprezzamento di un asset finanziario, il leverage permette di aprire e chiudere una posizione su un determinato sottostante in un arco di tempo molto ristretto, sfruttando pertanto anche oscillazioni di prezzo infra-giornaliere.

Naturalmente questo tipo di operatività deve essere necessariamente implementata con un adeguato money management e con l’inserimento in fase di negoziazione di stop loss e di take profit.




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