Ultimo rapporto Censis: cresce il gioco tra nord e sud Italia

Quasi la metà degli italiani ha giocato ad almeno una tipologia di gioco nel corso dell’ultimo anno, vale a dire qualcosa come 23 milioni di persone. È questo il numero più importante che emerge dalla lettura dell’ultimo rapporto Censis-Lottomatica, che ha il merito di fotografare lo stato attuale della filiera del gioco legale in Italia.

Presentato al Senato della Repubblica, il report ha il merito di mettere l’accento in particolare sul valore sociale ed economico del gambling, che esercita un ruolo di primo piano nel mercato occupazionale ed è l’arma più valida a disposizione dello Stato per il contrasto al gioco illegale e alle attività illecite.

Lo ha spiegato intervenendo alla presentazione Anna Italia, ricercatrice del Censis, che ha cercato di andare in profondità nelle abitudini di gioco degli italiani: “Il gioco legale è un’attività ordinaria di puro divertimento, che milioni di italiani svolgono in modo spontaneo e naturale. Il gioco legale, inoltre, è il nemico irriducibile del gioco illegale – ha spiegato – Giocano sia gli uomini che le donne, i giovani, gli adulti e gli anziani, si gioca al nord, al centro e al sud. Praticamente è un’attività di massa praticata in maniera trasversale”.

È interessante notare alcune tendenze su e giù per lo stivale italiano, con alcune diversità che meritano di essere messe in evidenza. La zona in cui si gioca di più è infatti quella del meridione d’Italia, con una percentuale che supera il 57%, mentre nella zona settentrionale occorre differenziare il Nord Ovest (dove il gambling è diffuso tra il 42% della popolazione) e il Nord Est (con numeri più bassi: 36,7%). Grande diversità anche per quanto riguarda il proibizionismo, che è molto diffuso al nord ma è incredibilmente criticato al Sud e nelle Isole dove viene criticato da oltre l’80% della popolazione.

Ed è proprio sulla questione del proibizionismo e della comunicazione che si giocherà la prossima partita politica della riforma. È in arrivo, infatti, una vasta opera di riordino del settore del gioco pubblico, dopo anni di grande attesa e di incessanti richieste, che metterà al primo posto come sempre la salvaguardia degli interessi e del benessere degli utenti ma anche il sostentamento della filiera. Una filiera che non è solo divertimento e intrattenimento ma è sempre di più un volano sociale ed economico. Parola di Censis.




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