A Cordenons un canto lungo 25 anni con il Polifonico San Antonio Abate

CORDENONS – Venerdì 14 aprile, dalle 20.30, la sala consiliare del centro culturale Aldo Moro di Cordenons ospiterà la presentazione ufficiale di “Un canto lungo 25 anni”, libro che celebra il quarto di secolo del coro Polifonico S. Antonio Abate di Cordenons.
Quella che oggi è una delle più solide e conosciute realtà musicali della regione è infatti nata inizialmente come coro parrocchiale agli inizi degli anni ’70. Fu poi con l’arrivo della tutt’oggi direttrice artistica Monica Malachin, a cavallo tra il 1984 ed il 1985, che il coro inizia pian piano ad assumere quella configurazione professionale ed articolata che lo distingue. E’ rimasto nel nome l’omaggio alla parrocchia d’origine, la Sant’Antonio Abate, della contrada del Pasch.
In “Un canto lungo 25 anni” sono raccolte testimonianze, ricordi, pensieri, ma soprattutto quelle emozioni che, forti e condivise, hanno consentito la nascita e il consolidarsi di un coro oggi noto ben oltre i confini regionali.
Tra le pagine del libro ecco allora le testimonianze di coloro che hanno preso parte al cammino del polifonico cordenonese: docenti, musicisti, coristi, ma anche di chi lo ha appoggiato da fuori: uomini politici, istituzioni, prelati e finanche tanti amici.
Ricorda nel suo intervento il musicologo Giovanni Acciai che “Il coro è strumento sociale per eccellenza… capace di concedere a chiunque un approccio attivo alla musica senza discriminazioni di partenza e senza esasperate selezioni attitudinali”. Il coro come comunione di sforzi, volontà creativa e comunicazione collettiva, con il più bello e antico degli strumenti musciali: la voce.
Nel libro sono narrati 25 anni di musica, ma anche di storia del Pasch e della parrocchia di Sant’Antonio Abate, a conferma di quanto i due ingredienti siano indissolubilmente legati l’uno all’altro. I cenni di storia del territorio che si è deciso di inserire nel testo sono stati illustrati dall’ing. Tito Pasqualis e dalla prof. Maria Sferrazza, con il coordinamento della Presidentessa dell’Odv Lorella Santarossa.
Amici e protagonisti del coro polifonico di ieri e di oggi si ritroveranno tra le pagine di un libro che vuol essere omaggio anche e soprattutto a loro, ognuno per la sua parte indispensabile alla creazione di una storia che è fatta di musica e passione, di canto e di cuore, nella consapevolezza che far parte di un coro significa rinunciare a un po’ di se stessi acquisendo tanto dagli altri.
Come testimonia il critico d’arte e curatore di eventi Marco M.: “Prima ancora di un presidio culturale, il coro polifonico Sant’Antonio Abate è la forza di un gruppo di persone che sono riuscite a coniugare un percorso di valorizzazione e divulgazione del patrimonio musicale cantato con la forza dei legami e della passione condivisa.
Dal 2015, il coro polifonico di Sant’Antonio Abate si occupa anche di bambini che nutrono la stessa passione dei coristi adulti. Sono le voci bianche dell’Antoniano dei Piccoli. Bambini tra i 3 e i 16 anni che muovono i primi passi nel mondo della musica accompagnati dal Maestro Monica Malachin e dalla pianista Marilina Ongaro, formati attraverso il gioco e rispettati nelle loro naturali tendenze artistiche. Nel recente passato perfino avviati verso un buon uso della propria voce grazie all’intervento del dott. Claudio Sacilotto, specialista in Otorinolaringoiatria.
Il libro “Un canto lungo 25 anni” non manca di ricordare la storia del coro anche attraverso vecchie e struggenti foto che coprono l’intero periodo. Presentato ufficialmente venerdì 14 aprile al Centro Culturale Aldo Moro è stato possibile anche grazie al contributo di USCI fvg, Comune di Cordenons e Friulovest Banca.



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