Appello dei pubblici esercizi “tutti rispettino le regole”
PORDENONE – Fortemente preoccupata la categoria dei Pubblici esercizi che fa capo alla struttura associativa dell’Ascom-Confcommerrcio locale, dopo il primo giorno di riapertura dove si sono registrati casi di movida contravvenendo alle regole imposte dalla fase 2 come il rispetto della distanza fra persone, il divieto di assembramento e l’uso della mascherina previste anche per luoghi aperti.
A lanciare il grido d’allarme il presidente del gruppo Fipe Fabio Cadamuro, titolare in centro del bar-cafè 0434, che fa appello ai clienti affinché rispettino appieno le regole. «Solo così anche noi titolari di attività ci possiamo tutelare, senza dover incorrere in gravi sanzioni con il rischio di chiudere l’esercizio. Mi affido al buon senso di tutti – sottolinea – nella consapevolezza che solo così possiamo continuare a lavorare in sicurezza, dopo due mesi lokdown che hanno sfinito economicamente tutto il nostro comparto».
Per garantire la massima informazione sulle linee guida da seguire in questa seconda fase l’Ascom, con una comunicazione indirizzata agli esercenti della provincia a firma del presidente Cadamuro e il direttore Massimo Giordano, ha reso noto – ancora una volta – le principali modalità e le misure necessarie previste dai protocolli del Governo centrale e regionale.
Sulla questione interviene anche l’assessore alla sicurezza e al commercio Emanuele Loperfido che invita «cittadini, utenti, avventori e anche gestori a rispettare il distanziamento sociale e le regole. Solo così si tutela la propria salute e quella dell’intera collettività». E aggiunge: « Rispettiamo il lavoro dei gestori di pubblico esercizio e diamo retta alle loro indicazioni. Se c’è un legame anche affettivo anche con il locale che si frequenta e, soprattutto, con il titolare evitiamo, con comportamenti scorretti, di metterlo in difficoltà e di farlo incorrere in sanzioni. Diamo un segnale positivo alla comunità, facciamo vedere che la nostra città è in grado di ripartire, di dare, per l’ennesima volta, l’esempio grazie al senso civico di tutti».