Bilancio positivo per Stati generali qualità aria

PORDENONE – Si è conclusa la tre giorni organizzata dal Comune di Pordenone presso la Sala congressi della Fiera. Oltre 60 gli esperti di fama internazionale intervenuti in 5 sessioni dedicate per discutere attorno alla qualità dell’aria: dal suo monitoraggio e governance, agli impatti su salute e matrici ambientali, dal rapporto tra clima ed energia, alla mobilità e gestione del territorio.

Quasi 900 i partecipanti al convegno e un grande coinvolgimento delle scuole e degli studenti delle classi 4° e 5° degli istituti pordenonesi Kennedy, Pertini, Grigoletti e Leopardi Majorana, nonché l’agrario di Spilimbergo.

Attraverso un approccio olistico i relatori, convenuti da vari Paesi, hanno condotto la platea attraverso un percorso estremamente differenziato, che consentisse di osservare i vari temi da diverse angolazioni. Il premio Nobel Filippo Giorgi e Michele Candotti (Agenzia ONU per lo sviluppo – UNDP) si sono soffermati sulle sfide climatiche, riportando esempi concreti di soluzioni già applicate da pubbliche amministrazioni e da grandi città estere.

Il prof Giovanni Viegi (IFC CNR Pisa) ha presentato un quadro esaustivo sulle patologie derivanti dall’inquinamento atmosferico. Marco Enrico Ricotti e Saverio Altieri hanno esposto le enormi possibilità che il nucleare offre nella decarbonizzazione e per la sostenibilità ambientale.

Barbara Monaco (Area Science Park di Trieste) ha presentato la filiera dell’idrogeno e l’esperienza positiva del North Adriatic Hydrogen Valley. Armando Cartenì e Giovanni Longo hanno trattato il tema della decarbonizzazione dei trasporti da qui al 2030, oltre al ruolo della pianificazione per la sostenibilità del sistema dei trasporti.

Ed infine Mihaela Mircea (ENEA), Antonio Brunori (PEFC Italia), Ezio Micelli e Francesco Ferrini si sono soffermati sul ruolo del verde urbano e su come i sistemi ecosistemici possono migliorare la qualità della vita in città, nei singoli quartieri e nelle periferie.

Dichiara Monica Cairoli, assessore all’ambiente del Comune di Pordenone: «L’obiettivo degli Stati Generali è stato ampiamente raggiunto. La sfida era ambiziosa ma, grazie alla partecipazione di decine e decine di esperti che hanno portato a Pordenone le loro esperienze, si è riusciti a diffondere scienza e conoscenza a 360 gradi, trattando la grande sfida ambientale con parole semplici ed accattivanti alla portata di tutti i cittadini. Ringrazio i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti per la loro partecipazione.

Purtroppo le passate generazioni – e la presente – hanno commesso degli errori in fatto di rispetto del pianeta, pertanto abbiamo la responsabilità di creare tra i giovani una coscienza che li aiuti ad evitare di compierne ulteriori, dando loro enorme fiducia».

Al termine di questo evento rimangono appuntati alcuni temi estremamente importanti, che meritano di essere seriamente presi in considerazione sia dalle amministrazioni pubbliche che dai singoli cittadini.

Ci si riferisce all’utilizzo di caminetti aperti, fortemente inquinanti, che se sostituiti con delle macchine chiuse sono
in grado di ridurre le emissioni nocive dell’80%. Ad un trasporto pubblico, che da un lato richiede di essere implementato per portare ad una riduzione dell’uso delle auto private, ma dall’altro necessita di rinnovare i parchi bus con dei mezzi ad idrogeno.

Alla necessità di diffondere buone regole tra i comuni cittadini in fatto di salute domestica, con l’aereazione delle abitazioni e degli spazi chiusi per combattere allergie dovute ad acari e specie fungine.

Allergie che possono essere incrementate anche dall’uso di sostanze chimiche, come prodotti per la casa, detergenti o emulsionanti per alimenti, che stanno provocando anche un aumento di malattie mediate dal sistema immunitario.

L’assessore Cairoli desidera ringraziare tutti i partecipanti, l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione FVG, Arpa FVG, ASFO, Legambiente, WWF, le numerose associazioni presenti, gli ordini professionali di agronomi, architetti, ingegneri, medici e giornalisti. Un ringraziamento particolare anche ai giovani studenti dello IAL per il servizio di accoglienza.




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