Estradato dall’Albania e arrestato in Italia latitante internazionale in fuga da 25 anni

ROMA – Il 18 agosto, nell’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci di Fiumicino (ROMA), i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone unitamente a personale della locale Polizia di Frontiera Aerea e con l’ausilio dei Carabinieri della Compagnia di quell’aeroporto, hanno arrestato il latitante DURA Nikolla, 59enne albanese, già residente a Cordenons (PN), in esecuzione di un Ordine di carcerazione alla pena dell’ergastolo emesso il 20 agosto 1998 dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Firenze, ritenuto responsabile di un efferato omicidio in concorso, in danno di un suo connazionale, ZHUKA Albano Sotir, avvenuto il 16.09.1995 a Firenze in pieno centro storico, nel corso del quale il DURA sferrò più coltellate all’addome ed al volto della vittima, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le sue tracce, sottraendosi in tal modo alla giustizia per oltre 25 anni.

Il lungo periodo di fuga lo aveva portato ad essere inserito nella lista dei principali latitanti.

Solo grazie ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone, a seguito di serrate indagini condotte con l’impiego di moderne tecnologie telematiche, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Ufficio dell’Esperto per la sicurezza a Tirana della Direzione Centrale della Polizia Criminale ed il collaterale organo di Polizia Albanese, in data 17 maggio 2021 il DURA veniva localizzato e catturato in ore notturne mentre si spostava su un mezzo da un rifugio all’altro tra i villaggi di Kavaje e Lushnjie, sue roccaforti in Albania. Dopo circa tre mesi di detenzione in quel Paese le autorità locali ne concedevano l’estradizione per scontare la pena in Italia.

Il DURA è giunto nel territorio nazionale scortato da personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia con un volo aereo proveniente dall’Albania e dopo l’arresto è stato affidato ad organo di polizia penitenziaria che lo ha tradotto presso la Casa Circondariale di Rebibbia (RM).




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