Fidapa, “L’inspiegabile divario tra uomini e donne”

PORDENONE – Nella sala Degan della Biblioteca Civica di Pordenone, si è tenuta, organizzata dalla Fidapa, la tavola rotonda dal titolo: “L’inspiegabile divario tra gli uomini e le donne, situazione in Europa e in Italia”.

Hanno partecipato: Luciana Fabbro – Cisl Pordenone, Daniela Duz – Filcams – Cgil Pordenone, Paola Tomè – Uiltucs – Uil Pordenone, Antonella Popolizio – Presidente Provinciale Federmoda Confcommercio, Giovanna Santin – Presidente Provinciale Federalberghi Confcommercio. Ha moderato l’incontro: Chiara Cristini – Consigliera di Parità di Area Vasta Pordenone.

La Presidente della Fidapa, Luciana Ceciliot, dopo i saluti di rito, ringrazia l’assessora e Presidente delle Pari Opportunità del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci, che si complimenta con tutte per l’attenzione a questo tema così delicato.

Aggiunge che molti risultati sono stati ottenuti al riguardo ma che lunga è ancora la strada da percorrere; riferisce altresì che l’Amministrazione Comunale di Pordenone è attenta alle criticità
ma anche alle potenzialità femminili, e che si impegna a valorizzarne i talenti.

In seguito, Giovanna Santin che, in qualità di past-president Fidapa ha organizzato la giornata sull’equal pay day, ringrazia la Presidente del gruppo terziario donna Ascom Confcommercio, Silvia Radetti, che ha patrocinato l’incontro e ringrazia altresì la vicedirettrice Rita Moretto dell’ Ascom Confcommercio che ha portato personalmente i saluti dell’ associazione.

La moderatrice, Chiara Cristini, dà quindi inizio ai lavori presentando le relatrici che mettono in evidenza, ciascuna con le proprie competenze, le questioni inerenti al divario salariale tra uomini e
donne e di come molte donne debbano rinunciare alla carriera e sono costrette a chiedere il part time per mancanza di servizi, che permettano la conciliazione lavoro e famiglia e i vari aspetti
istituzionali e legali, ma soprattutto quelli culturali e sociali che ne sono la causa.

Antonella Popolizio e Giovanna Santin operando rispettivamente nel settore della moda e in quello alberghiero, dove la presenza femminile è molto alta, riescono con le loro collaboratrici a
conciliare meglio tempi, impegni e retribuzione.

Con la loro testimonianza hanno raccontato le difficoltà che un imprenditrice donna deve affrontare per conciliare impresa e famiglia senza che queste vengano riconosciute. Hanno parlato della fatica per le donne imprenditrici all’accesso al credito, perché la priorità è sempre per gli uomini e le donne spesso devono pagare anche interessi più alti.

Hanno altresì sottolineato, l’insufficienza degli attuali sgravi in essere per l’assunzione di donne. Tutte le relatrici sono convinte che spetta alla politica ,sia a livello regionale che nazionale, con un programma serio,risolvere questo problema, se vogliamo arrivare
ad una vera parità di genere.

A conclusione dell’incontro, il pubblico è stato invitato a formulare delle proposte scritte, cosa che ha fatto prontamente, per suggerire alle autorità competenti eventuali soluzioni alle problematiche
emerse nel dibattito.




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