Giornata della Ristorazione, i valori economici e dell’ospitalitá. Focus Ascom-Fipe

PORDENONE – Economia, cultura e ospitalità: questi i temi al centro della seconda edizione della giornata nazionale della Ristorazione (oltre 200 i Pubblici Esercizi che hanno aderito a livello provincia) che quest’anno si terrà dal 16 al 18 maggio con l’organizzazione di eventi attraverso la somministrazione al cliente finale di piatti dedicati al territorio.

Il focus a Pordenone si è svolto a palazzo Mantica, promosso da Ascom-Fipe, con l’obiettivo di accendere la luce su un settore che ricopre un ruolo fondamentale per l’economia e l’identità del nostro Paese. Va ricordato che la ristorazione italiana, con 54 miliardi di valore aggiunto e 1,4 milioni di occupati, non solo è essenziale per l’agroalimentare e il turismo, ma è anche uno snodo fondamentale di storia, tradizioni e identità che esprime lo stile di vita italiano.


Sulle sfide che attendono il settore, in occasione del quale sono stati invitati nel dibattito anche i Sindaci e gli Assessori di riferimento, hanno partecipato i presidenti di Ascom e di Fipe, rispettivamente Fabio Pillon, Fabio Cadamuro e Pierangelo Dal Mas, il consigliere nazionale Fipe del gruppo Giovani e noto ristoratore Federico Mariutti (moderatore del convegno), nonché due ospiti coinvolgenti e motivanti: Kevin Feragotto (consulente in comunicazione e ricerca enogastronomica) e Giancarlo Cesarin (co founder Soplaya). Per i rappresentati di categoria le sfide future più importanti sono la ricerca di personale qualificato dove è necessario rafforzare maggiormente il legame tra scuola e mondo del lavoro. Altro argomento il food coast (la percentuale del costo totale di un piatto che viene impiegata per l’acquisto delle materie prime).

Per la Fipe promuovere una cultura di gestione responsabile e consapevole, dove il food cost è considerato un elemento chiave per il successo e la sostenibilità dei pubblici esercizi, vuol

dire garantire ai clienti un’offerta e un’esperienza gastronomica di qualità superiore. «La nostra ristorazione interpreta il mito della cucina, della convivialità e dello stile di vita proprio del Paese, con un ruolo indiscutibile nello sviluppo e nella promozione del nostro territorio» ha precisato Mariutti.

Dal canto suo il docente Feragotto ha posto l’accento di come « la comunicazione sia lo strumento attraverso il quale un ristorante, oggi, può ripristinare il proprio ruolo attivo nell’evoluzione di un territorio, contribuendo in modo significativo al funzionamento della macchina turistica». Sono intervenuti l’assessore regionale al Turismo Sergio Bini (da remoto) e le assessore al Commercio Elena Ceolin e al Turismo Morena Cristofori.


Secondo un’analisi di Infocamere e Fipe nazionale (il dato è al 31 marzo 2024) i servizi di ristorazione registrati in provincia di Pordenone sono pari a 2.079 attività (10.736 in Fvg), le imprese attive sono 1.796 (9.268 in regione); nell’anno le nuove iscrizioni (sedi d’impresa) sono state 12, le cessazioni 31 pari a un saldo negativo di 19 unità.

Nelle foto, momenti dell’incontro a Palazzo Mantica.




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