I progetti Cati proposti dal Comune di Pordenone

PORDENONE – Alcune settimane fa la Regione Friuli Venezia Giulia ha comunicato la graduatoria dei progetti presentati da diversi Comuni del pordenonese che hanno saputo valorizzare le peculiarità culturali, turistiche, ambientali e locali dei propri territori, sfruttando soluzioni di collaborazione e partenariato.

I primi quattro progetti hanno ottenuto d’essere finanziati da un totale di 135 milioni di euro di fondi europei gestiti dalla Regione per mettere in campo le loro iniziative. I comuni capofila di questi 4 piani risultati vincenti sono Pordenone, Cimolais, Sacile e Valvasone Arzene, per un totale di 33 comuni coinvolti.

​Il progetto guidato da Pordenone coinvolge ben 15 comuni del territorio: Pordenone, Porcia, Fontanafredda, Roveredo in Piano, San Quirino, Vivaro, Arba, Andreis, Clauzetto, Spilimbergo, Zoppola, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Cordovado e Azzano Decimo.

​Il titolo del progetto è “Pordenone e l’area pordenonese: un territorio coeso che condivide strategie ed azioni sinergiche verso la capitale italiana della cultura, del turismo, dell’ambiente e dell’innovazione” il cui acronimo è CATI_2027. Ad esso è stato destinato un contributo regionale di 7 milioni 971 mila euro.

​All’interno di questa complessa progettualità, ogni comune ha presentato uno o più piani destinati alla riqualificazione di edifici storici e musei, all’efficientamento energetico di spazi pubblici e alla realizzazione di percorsi interattivi e multimediali, atti a rendere maggiormente attrattivo l’intero territorio, soprattutto in vista della candidatura di Pordenone a Capitale della Cultura 2027. La cultura infatti ha un suo vero e proprio profitto che proviene dalle attività, capaci di generare valore.

​«L’opportunità di intercettare fondi europei – dichiara il sindaco Alessandro Ciriani – impone ai comuni di aggregarsi, di mettersi assieme e fare massa critica. Questo è quello che abbiamo fatto per esprimere appieno la variegata realtà del nostro territorio, operando in sinergia per un progetto che punta a far diventare l’intera area pordenonese una “capitale della cultura” 2027.

In questo percorso si rinsalderanno i legami fra comuni, territori, enti pubblici e privati, persone, aziende e realtà associative del terzo settore, al fine di migliorare le attività, aumentandone il valore attraverso innovazione e nuove tecnologie, sviluppando
il turismo e valorizzando opere e infrastrutture di pubblica utilità».

Il Comune di Pordenone ha presentato 4 progetti strettamente legati tra loro per la rigenerazione di luoghi e servizi: il Parco Museo Antiche Mura, la messa in rete dei musei e del patrimonio culturale cittadino, lo sviluppo di un piano del turismo – con una serie precisa di azioni correlate – e un piano di comunicazione che parli il linguaggio dell’innovazione e della creatività. Per la loro realizzazione sono stati destinati dalla Regione FVG 2 milioni 400 mila euro.

Il Parco Museo Antiche Mura consentirà di rigenerare un’area verde centrale di Pordenone circostante l’ex Pastificio Tomadini, situata nella parte posteriore dell’abside del Duomo di San Marco e caratterizzata da pregevoli peculiarità, sia sotto il profilo storico e architettonico, che in ambito naturalistico.

«Il progetto – spiega il sindaco Alessandro Ciriani – si inserisce in un contesto più ampio legato alla riqualificazione di un edificio di archeologia industriale quale l’ex Tomadini, al recupero dell’antica calle degli Andadori – parte più antica e tra le più misteriose di Pordenone – e alla valorizzazione delle mura della nostra città, elemento identitario ed iconico per i pordenonesi.

Inoltre, la prossimità al Museo di Storia naturale Silvia Zenari creerà una continuità culturale e scientifica in una città che si apre a cittadini e turisti. Insomma, un’area di grande valore storico e di biodiversità, per la cui rigenerazione è previsto 1 milione 800 mila euro».

Sulla messa in rete dei musei e del patrimonio culturale di Pordenone si sofferma l’assessore alla cultura Alberto Parigi: «Il progetto è già parzialmente iniziato con la realizzazione di nuovi loghi, vetrofanie e la sperimentazione del biglietto unico.

Ora intendiamo procedere con la realizzazione di 4 assi distinti: la catalogazione dei beni artistici e culturali, la creazione di un sito web dedicato a musei, gallerie e spazi espositivi della città, l’utilizzo della realtà virtuale e multimediale all’interno dei musei – rispondendo alle nuove esigenze del pubblico -, e la costituzione di un coordinamento scientifico per gli ambiti culturali, multimediali e informatici».

​Chiaramente tale supporto di nuove tecnologie a servizio della cultura, il cui contributo è di 300 mila euro, intende rendere gli spazi museali cittadini più dinamici e appetibili anche sotto il profilo turistico tanto che, alla messa in rete del patrimonio museale di Pordenone, andranno poi collegati anche i musei dell’intero territorio che fa riferimento al CATI_2027.
​Per il piano strategico del turismo di area vasta, sarà necessario un masterplan da seguire guardando certamente al capoluogo, ma ampliando poi la visione ai comuni circostanti.

«Infatti – sottolinea l’assessore al turismo Morena Cristofori – ad essere candidata a Capitale della cultura non è soltanto Pordenone, ma l’intero territorio in un lavoro di sinergia e collaborazione, attraverso un turismo lento, una valorizzazione attenta del patrimonio enogastronomico e ogni genere di attività che il nostro Comune realizza».

L’ex provincia di Pordenone, infatti, può vantare di splendide occasioni di attrattività. Tra queste vi sono le grotte di Pradis, i luoghi pasoliniani a Casarsa, il museo archeologico di Tesis, il castello di San Vito, villa Correr Dolfin a Porcia. Un turismo che può diventare motore di sviluppo per un’intera area, il cui importo previsto è di 200 mila euro.

Infine sarà indispensabile comunicare con creatività e innovatività tutto quello che avviene in città e nel territorio al fine di fornire a cittadini e turisti maggiori informazioni possibili. Si pensa alla dotazione di sistemi tecnologici e di totem da utilizzare anche in modo emozionale quale palinsesto per gli eventi in programma, per fornire news sulla vitalità cittadina ed avere tutto a portata di mano. Importo previsto 100 mila euro.




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