Pordenone nel Network nazionale dei “Comuni amici della famiglia”

PORDENONE – Il Comune di Pordenone ha ufficialmente aderito al Network nazionale “Comuni amici della famiglia”, come riportato dall’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento, e prosegue nell’iter di certificazione a Comune Amico della Famiglia.

Tale percorso era già stato avviato con l’attestazione di “family manager” ottenuta da due funzionarie comunali, con la redazione del Piano “Prospettiva famiglia” e con la costituzione della Commissione interdisciplinare.
​Un percorso ancor più significativo se si considera che Pordenone, essendo l’ente gestore dell’Ambito dei Servizi Sociali del Noncello, rappresenta il punto di riferimento per l’intero territorio e le sue azioni partono con una prospettiva ad ampio raggio.

​«Per Pordenone questo non è soltanto un riconoscimento formale – affermano il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore alle politiche sociali e pari opportunità Guglielmina Cucci, referente istituzionale per questa progettualità – ma è piuttosto un passo importante che rafforza e implementa un percorso già avviato che pone al centro dell’azione amministrativa la famiglia, nucleo propulsore di azioni di miglioramento della qualità di vita, protagonista attiva nel rendere la nostra città attrattiva e sostenibile, promuovendo benessere, relazioni e coesione sociale a vantaggio dell’intera comunità.

L’adesione al Network ci mette in rete con altre città e apre un canale di contatto strutturato, utile per il confronto e lo scambio di buone prassi. Confronto e dialogo peraltro già avviati anche a livello di Ambito».

​Nel frattempo proseguono i lavori della Commissione interdisciplinare, che monitora l’attuazione del Piano, valuta e rimodula le azioni e i servizi rispondenti ai bisogni delle famiglie.

In questo momento il tavolo sta vagliando la possibilità di accedere a un finanziamento regionale su un progetto specifico e ha attivato un confronto sull’ampio ventaglio di tematiche volte a dare supporto alle madri ma anche alle diverse tipologie di famiglie, così come delineate dalla ricognizione effettuata in sede di redazione del Piano.

​«Diverse – sottolinea l’assessore Cucci – sono state anche le linee di lavoro individuate per andare a implementare il Piano, tra cui la promozione dell’allattamento al seno, il supporto alla genitorialità, lo sviluppo di forme di comunicazione/informazione efficienti e accattivanti. È stata inoltre rilevata la necessità di tenere in considerazione tematiche specifiche come le fragilità determinate dalla presenza di minori disabili, i bisogni dei caregiver impegnati anche sul fronte genitori anziani, le politiche di conciliazione.

Il tutto nell’ottica di rispondere alle esigenze delle famiglie e rendere il territorio Family Friendly, con azioni trasversali che possano raggiungere una platea sempre più ampia, tenendo conto dele trasformazioni demografiche in atto e di tutte le dinamiche sociali in atto».




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