PORDENONE – “Avvicinandosi la conclusione dell’esperienza come vicesindaco e con l’inizio del nuovo anno ci tengo a tracciare un bilancio personale di quanto fatto negli ambiti di mia competenza, che in questi mesi di doppio ruolo – sulla tratta Roma-Pordenone e ritorno – ho continuato a seguire dedicando, a distanza come in presenza, la massima attenzione”.
Comincia così la nota di Emanuele Loperfido, da qualche mese eletto alla Camera, che si appresta a lasciare l’incarico di vicesindaco di Pordenone.
“Non si parla del lavoro di un singolo, ma di un gruppo molto affiatato e competente – formato da dirigenti, funzionari e collaboratori – che ci tengo a ringraziare di cuore per il supporto quotidiano, la pazienza e la dedizione totale per Pordenone”.
La priorità di tutti.
”Il Bilancio in primis, quello con la “B” maiuscola. Siamo fra i pochi Comuni capoluogo d’Italia ad aver approvato il previsionale prima del nuovo anno. Significa che la Giunta – pur in una fase storica non facile – sa bene in quali direzioni muoversi, agisce sempre insieme con rapidità e concretezza.
La Sicurezza è un tema che oggi e sempre non può non essere prioritaria . E invocata, anche in una città direi “tranquilla” come la nostra Pordenone.
Fondamentale è, in sinergia con le forze dell’ordine, l’operato della Polizia locale. Averne completamente ristrutturato il Comando con Cordenons ridandone piena efficienza è uno degli obiettivi più significativi centrati in questi anni. Un lavoro lungo e non facile, che ha garantito un aumento delle forze in campo (ce ne vorrebbero sempre di più, lo sappiamo), a controllo e monitoraggio del territorio.
Sulla Protezione Civile, il gruppo pordenonese è fra i più numerosi della regione. Grazie alla piena condivisione con il coordinatore Fabio Braccini e tutti i volontari l’aggiornamento è costante, per prepararsi ad affrontare emergenze, che speriamo mai si ri-verifichino.
Per quanto riguarda le politiche del Commercio inutile negare e nascondere la crisi generalizzata che viviamo. Siamo stati e siamo però propulsori di stimoli, pensiamo alla legge del Distretto del Commercio, per far sì che si possa affrontare al meglio il rilancio del commercio locale.
A breve, quindi, sarò sostituito come vicesindaco dall’amico di una vita Alberto Parigi e in giunta da una nuova figura. Auguro loro il meglio e sono certo saranno più che all’altezza del compito, anzi dei compiti che il sindaco Alessandro Ciriani, guida forte della nostra Città, affiderà loro.
Con il Partito democratico, che sulla mia successione è stato assai “intraprendente” in questi ultimi giorni, volendo sostituirsi al sindaco nella spartizione delle deleghe, do l’arrivederci in consiglio comunale. Consiglio del quale continuerò con grande orgoglio a prender parte insieme a un gruppo di persone che, in primis dai cittadini ma anche proprio dai “consigli” precisi degli amici del Pd, di grande valore e capacità.
Ai cittadini infine, ma non certo per importanza, vanno i migliori auguri di buon anno e il ringraziamento per il confronto quotidiano che c’è e ci sarà sempre. Se mi guardo indietro penso a tutto il percorso fatto negli anni, dalla circoscrizione e i banchi di opposizione agli incarichi in maggioranza.
Ci ho messo e ci abbiamo messo sempre passione e attenzione agli interessi dei pordenonesi. Un’opera, un impegno e un amore per la Città che personalmente proseguono come deputato, il cui primo compito è dar voce ogni giorno – in primis – al proprio territorio di appartenenza. Ho cercato di farlo dal primo giorno in Parlamento.
Tante sfide attendono Pordenone a tutti i livelli, come iniziare a pensare alla futura riqualificazione del Castello, rilanciando quest’area così centrale della città, alla realizzazione di uno stadio in città che possa ospitare sì il calcio e lo sport in generale, ma anche concerti e altre attività.
Tra i compiti più importanti di deputato c’è essere supporto delle amministrazioni, di Pordenone come di tutto il territorio, nelle interlocuzioni per i bandi Pnrr, affinché tutti i progetti siano realizzati e nei tempi più rapidi. Il dialogo con gli amministratori pordenonesi e di tutta la regione è costante”.